Una recente indagine ha fornito alcuni dati interessanti relativi ai mutui in Italia. A causa del trend inflattivo, che ha comportato un aumento dei tassi di interesse e del costo del denaro, gli italiani hanno ridotto il ricorso alla suddetta tipologia di finanziamento.
Come sottolineato dai dati diffusi dall’Istat, durante il terzo trimestre dello scorso anno le compravendite immobiliari hanno perso un punto percentuale rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il ricorso ai mutui, la discesa è stata decisamente più consistente. Parliamo, infatti, del 7,4% in meno rispetto agli ultimi tre mesi del 2021.
Calo omogeneo su tutto il territorio nazionale
Il calo nella richiesta di mutui può essere definito, a ragione, omogeneo su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda le compravendite, se si confrontano i dati dell’ultimo trimestre dell’anno scorso con quelli dei mesi precedenti, si ha la possibilità di notare, rispetto ai primi nove mesi del 2021, una crescita del 5,2%.
Si parla di una crescita che può essere inquadrata anche come una risposta all’uscita definitiva dall’emergenza sanitaria.
Per quel che concerne il numero di acquisti di immobili con finalità abitativa, in primo piano si trovano le isole, con un incremento, rispetto ai primi nove mesi del 2021, del 12,1%.
L’allarme del Codacons sui costi del tasso variabile
I numeri in decrescita dei mutui in Italia sono frutto anche delle decisioni, da parte della BCE, di procedere all’aumento dei tassi. Il mutuo a tasso variabile, fino a qualche tempo fa preferito da tantissimi utenti, è oggi al centro di un allarme importante.
Numeri alla mano, un mutuo medio a tasso variabile oggi costa oltre 4.200 euro in più rispetto al 2021. A mettere in evidenza questo forte aumento ci ha pensato, nelle scorse settimane, un’indagine del Codacons.
La celebre associazione ha messo in primo piano alcune simulazioni di mutuo, prendendo in considerazione alcune delle offerte più richieste in Italia e confrontandole tra loro dal punto di vista della convenienza.
Nello specifico, è stato effettuato un confronto con settembre 2021, prendendo come esempio un mutuo trentennale di 150mila euro. Due anni fa, il TAEG più conveniente sul mercato era pari allo 0,48%. La rata mensile, in questo caso, corrispondeva a 442 euro.
Come stanno le cose oggi? La sopra citata indagine del Codacons ha portato alla luce il fatto che, per la medesima tipologia di finanziamento, la rata più conveniente è superiore ai 660 euro al mese con il tasso variabile. Se si opta per il fisso, la spesa mensile è inferiore di circa 30 euro.
Le prospettive per il futuro sono tutto tranne che rosee. Come evidenziato sempre dal Codacons, la BCE ha previsto ulteriori rialzi per i prossimi mesi. Si tratta di una risposta fisiologica a un trend inflattivo che sembra non voler arrestare la sua morsa.
I costi dei mutui, di riflesso, sono destinati a salire ancora, con tutte le conseguenze negative del caso sui bilanci delle famiglie.
Come scegliere il mutuo giusto
A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i consigli per scegliere il mutuo giusto. Prima ancora di impegnarsi da questo punto di vista, è essenziale trovare la casa con il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo.
Per ottenere questo risultato, è cruciale selezionare con cura gli annunci. Da diverso tempo a questa parte – ed è il caso di dire per fortuna – sono sempre meno richiesti i portali generalisti. Considerando la centralità che hanno gli spazi domestici nella vita quotidiana, gli utenti alla ricerca di casa tendono a focalizzarsi su contesti all’insegna della specializzazione.Su questo portale di annunci immobiliari – si tratta di Immobili Ovunque, sito online dal 2018 – è per esempio possibile trovare solo case proposte da agenzie qualificate e attive in diverse zone d’Italia. Il risultato? Un indiscusso livello di eccellenza frutto della selezione professionale alla base.
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