I 7 Migliori Estintori del 2024

Ultimo aggiornamento: 13.10.24

 

Estintore – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

La sicurezza prima di tutto, sia in casa, sia a lavoro sia sui mezzi di trasporto è essenziale avere sempre a disposizione un estintore per domare principi di incendio in modo efficace e veloce. Se anche voi state valutando l’acquisto di uno di questi prodotti vi invitiamo a leggere con attenzione la nostra tabella comparativa, dove spiccano Emme 5kg CO2, un estintore in grado di far fronte a incendi di tipo BCE, perfetto per gli ambiti lavorativi dove sono presenti apparecchiature elettroniche ed Emme 6kg Polvere, leggermente più grande, per domare incendi ABC che potrebbero svilupparsi in grandi ambienti.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 Migliori Estintori – Classifica 2024

 

 

Estintore CO2

 

1. Estintore 5 Kg CO2 Toscana 5 Codice 23052

 

In prima posizione tra i prodotti venduti online troviamo l’estintore CO2 di Emme, un prodotto che contiene 5 kg di gas, adatto per domare incendi di tipo BCE, ovvero derivanti dall’infiammazione di liquidi, gas e apparecchi elettrici. 

È costituito da una bombola d’acciaio all’interno della quale è presente l’anidride carbonica compressa, quindi allo stato liquido. Alla pressione della manopola il composto viene riconvertito in gas, formando una neve carbonica che a contatto col fuoco riassume la sua forma gassosa, eliminando l’ossigeno necessario alle fiamme per svilupparsi. 

Non è un estintore che conduce elettricità e può essere utilizzato in presenza di apparecchiature sotto tensione fino a 1.000 V. Il prodotto è certificato da Bureau Veritas, azienda francese che opera a livello internazionale e che stabilisce standard legati alla qualità, alla sicurezza e alla salute.

Le dimensioni notevoli consentono di sfruttarlo per domare incendi in luoghi con presenza di impianti elettrici, componenti elettroniche, fabbriche, locali commerciali, autorimesse, appartamenti e così via.

 

Pro

Affidabile: Grazie alla certificazione fornita dalla nota azienda Bureau Veritas, chi acquista questo estintore sa che avrà un prodotto funzionale e ben costruito.

CO2: L’anidride carbonica viene utilizzata per domare incendi poiché elimina la concentrazione di ossigeno nell’aria, permettendo di spegnere liquidi infiammati o apparecchiature elettriche.

Dimensioni: Trattandosi di un estintore da 5 kg, è possibile utilizzarlo sul posto di lavoro, in fabbrica o in grandi appartamenti.

 

Contro

Pesante: L’unico neo, dato dalle dimensioni, è la pesantezza globale dell’estintore di circa 13 kg. Se avete difficoltà ad alzare pesi vi consigliamo di optare per un estintore intermedio.

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Estintore a polvere

 

2. Emme Estintore 6kg Polvere Codice 21063 “M6”

 

A seguire abbiamo un prodotto più economico rispetto a quello a CO2, sempre di Emme, parliamo però di un estintore a polvere. Questi ultimi si differenziano per la loro capacità di domare una gran quantità di fuochi come quelli che si sviluppano da liquidi, gas e persino solidi (ABC). 

L’involucro esterno è formato da lamiera d’acciaio mentre all’interno vi è un gas inerte pressurizzato con polvere chimica bivalente o come in questo caso, trivalente. L’utilizzo è sconsigliato in ambienti chiusi, poiché si tratta comunque di polveri chimiche che sarebbe meglio non respirare, oltre a poter provocare danni irreparabili ad attrezzature elettroniche. Importante notare come il prezzo sia contenuto grazie principalmente alla staffa necessaria per fissare l’estintore al muro. 

Gli utenti che non hanno intenzione di appoggiarlo in un angolo del capannone aziendale o del proprio appartamento dovranno quindi acquistare tale supporto separatamente, con una spesa che, nonostante sia irrisoria, va comunque a incrementare il prezzo globale del prodotto.

 

Pro

Certificato: Come la maggior parte dei prodotti per la sicurezza venduti sul mercato, anche l’estintore Emme è certificato dall’azienda francese Bureau Veritas.

ABC: Gli estintori a polvere hanno un’elevata copertura e possono spegnere una gran quantità di incendi, attenzione però a utilizzarlo in ambienti con apparecchi elettrici, dove sarebbe preferibile usarne uno a CO2.

Prezzo: Il costo è contenuto grazie all’assenza della staffa da muro nella confezione. Se state cercando un estintore dall’elevata capienza senza spendere troppo, potrebbe fare al caso vostro.

 

Contro

Aggancio: La staffa da muro, essenziale per poter bloccare l’estintore a un’altezza facilmente raggiungibile, non è inclusa nella confezione. Ricordate dunque che va acquistata separatamente.

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Estintore per auto

 

3. Anafgroup 18.657A.ZB01.00F Estintore Polvere ABC

 

Tra le offerte non poteva mancare un estintore per auto, dalle dimensioni contenute e semplice da portare sempre con sé per far fronte a emergenze che potrebbero insorgere durante i propri viaggi, come per esempio incendi nella zona del motore. Per operare in tutta sicurezza potrete fare affidamento su una gittata certificata di quattro metri, non dovrete dunque avvicinarvi eccessivamente in caso di incendio. 

Oltre a sfruttarlo su automobili e veicoli a ruote, l’estintore è certificato anche per l’uso marittimo o imbarcazioni da diporto con relativo riconoscimento di idoneità da parte del registro navale italiano. Con una spesa leggermente maggiore è possibile ricevere in dotazione anche due taglierini d’emergenza per cinture di sicurezza e punta rompivetro per poter uscire dalla vettura il più velocemente possibile qualora se ne presentasse la necessità. 

Da un’attenta analisi del prodotto emerge come alcuni estintori presentino un problema al manometro, che non segna l’effettivo stato di carica, unica pecca di un altresì ottimo estintore.

 

Pro

Compatto: Grazie alle sue dimensioni contenute può essere utilizzato su veicoli, imbarcazioni e mezzi di trasporto per un rapido intervento in caso di incendio.

Gittata: Azionabile da quattro metri di distanza dalle fiamme, permette di restare al sicuro mentre si cerca di domare l’incendio senza esporsi troppo.

Confezione: Qualora optiate per il prodotto più costoso avrete in dotazione anche due taglierini per cinture di sicurezza con punta rompivetro per rompere i finestrini in caso le portiere fossero bloccate.

 

Contro

Manometro: Abbiamo rilevato problemi con il manometro che segnava che l’estintore fosse scarico quando in realtà aveva ricevuto un controllo recente. Una problematica non di poco conto da tenere a mente quando si acquista il prodotto Anaf.

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Estintore a schiuma

 

4. Smartwares Fex-15230 (sb3.4) Estintore a Schiuma per Fuochi di Tipi AB SB2

 

Smartwares propone invece un estintore a schiuma da 2 kg. Si tratta di un modello classico che può far fronte a una più ristretta cerchia di incendi come quelli derivanti da solidi e liquidi, poco adatto in cucine, quindi, ma comunque molto utile da avere in casa. Se volete una copertura completa, alcuni acquirenti consigliano di affiancarlo con uno a polvere da 1 kg, in modo da essere sicuri di riuscire a domare qualsiasi incendio. 

Per schiuma si intende una miscela di acqua, aria e liquido schiumogeno che può essere chimica, ovvero basata su reazione base acido, oppure meccanica, con anidride carbonica. La schiuma che fuoriesce dal foro principale forma una specie di pellicola protettiva, soffocando l’incendio per mancanza di ossigeno.

Il prezzo non è dei più bassi, tuttavia, effettuando una comparazione con altri prodotti, è comunque consigliato per la sua efficienza, certificata dagli utenti che hanno avuto modo di provarlo. Per scoprire dove acquistare l’estintore Smartwares non dovete far altro che cliccare sul link sottostante.

 

Pro

Schiuma: Rispetto agli estintori a polvere quello a schiuma ha una copertura inferiore, in grado di domare incendi AB, tuttavia risulta meno nocivo e può essere usato in ambienti chiusi.

Portatile: Date le dimensioni compatte, l’estintore Smartwares può essere utilizzato facilmente anche da persone più in là con l’età che vivono magari da sole in casa.

Kit: Il prodotto è fornito con un kit di fissaggio, per permetterne l’installazione a muro ed evitare di lasciarlo incustodito in un angolo della casa.

 

Contro

Prezzo: Non ha un costo competitivo, visto che è leggermente più alto rispetto a estintori a polvere delle stesse dimensioni. Tenetene dunque conto prima di procedere all’acquisto.

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Estintore carrellato

 

5. Emme 30 Kg Estintore Polvere Modello 20307-0022

 

Chi ha bisogno di una capienza maggiore, poiché deve installare il prodotto in un ambiente lavorativo molto grande, come per esempio un capannone industriale, parcheggi o zone aperte, può optare per l’estintore carrellato di Emme, a polvere, adatto quindi per incendi ABC – materiali solidi, liquidi e gas infiammabili – e da ben 30 kg. 

Il telaio del carrello è in tubolare piegato a freddo in un unico pezzo per una maggiore resistenza. L’estintore è bilanciato e maneggevole per agevolare le manovre di trasporto mentre la doppia valvola di controllo permette di evitare azionamenti accidentali.

Il costo, come è facile intuire, non è dei più bassi, pertanto l’estintore Emme dovrebbe essere preso in considerazione esclusivamente da chi ha spazio per azionarlo. Ricordiamo infatti che le polveri chimiche utilizzate per domare il fuoco sono tossiche e dannose per la salute se inalate. Potrebbe essere utile accoppiare all’estintore anche una maschera da indossare rapidamente prima dell’uso.

 

Pro

Capiente: Per avere una copertura globale di un capannone lavorativo, il carrellato Emme è la soluzione migliore, con 30 kg di polvere per far fronte anche alle emergenze più impegnative.

Valvola: La doppia chiusura consente di evitare azionamenti accidentali durante le manovre di trasporto, una misura di sicurezza che gli utenti hanno apprezzato.

ABC: L’estintore a polvere avrà anche dei difetti, come la tossicità della polvere chimica, ma è in grado di domare le fiamme scaturite da numerosi agenti, rivelandosi il più affidabile sul mercato.

 

Contro

Costo: Trattandosi di un estintore da 30 kg, carrellato e a polvere, non ci si può aspettare un prezzo basso. Da prendere in considerazione solo per chi deve installarlo in ambienti molto ampi.

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Estintore per casa

 

6. Anaf Estintore per Auto, Barca, Camper, Casa con Manometro 1 Kg

 

L’estintore per casa proposto da ANAF, avendo dimensioni compatte grazie alla portata da 1 kg di polvere, può essere utilizzato non solo in appartamenti ma anche su camper, barche, automobili e mezzi di trasporto. Gli utenti ne apprezzano soprattutto il costo contenuto, che lo ha reso uno dei prodotti più venduti online. 

Costituito da un cilindro in alluminio con alta resistenza alla corrosione con supporto rimovibile di fissaggio. La polvere contenuta è in grado di estinguere qualsiasi tipo di fuoco (ABC) e mentre non è in uso è possibile verificarne lo stato di carica tramite il manometro. Tutti i consumatori sono molto soddisfatti dell’acquisto anche se riferiscono che trattandosi di un prodotto non eccessivamente grande potrebbe essere adatto a spegnere principi d’incendio non particolarmente importanti. 

È consigliato quindi acquistarne svariati se avete intenzione di tenere al sicuro varie aree della vostra casa. Come ci si aspetterebbe, infine, è certificato da Bureau Veritas, con sigillo di qualità GS omologata da Anaf Group, Benor e DNV marittimo.

 

Pro

Prezzi bassi: Il costo veramente contenuto del prodotto ANAF è un vantaggio per tutti gli utenti che vogliono essere pronti in caso di emergenza incendio dotando di estintore i propri veicoli come barche e camper.

Certificato: Con sigillo di qualità GS omologato da Anaf Group, certificazioni Bureau Veritas, Benor e DNV marittimo per un prodotto di qualità.

Polvere: L’estintore a polvere offre una copertura maggiore per gli incendi ABC rispetto a quelli a CO2 e a schiuma.

 

Contro

Dimensioni: Con un solo kg di polvere all’interno non si rivela un estintore adatto a domare grandi incendi ma piuttosto come misura precauzionale per piccoli fuochi.

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Estintore CO2 2 kg

 

7. Estintore 2 Kg CO2 Toscana 2 Codice 23020

 

L’ultimo prodotto che analizziamo in questa sede è un estintore CO2 2 kg di Emme. L’anidride carbonica utilizzata per spegnere incendi non è un metodo che potremmo considerare nuovo dal momento che è risaputo che il gas assorbe l’ossigeno, sottraendolo quindi alle fiamme che se ne nutrono. 

L’utilità è limitata a incendi provocati da liquidi e gas infiammabili e in alcuni casi da apparecchiature elettriche. Queste ultime, inoltre, non vengono rovinate dal gas a differenza degli estintori a polvere, possono quindi essere utilizzati con successo in laboratori con computer e componenti elettroniche particolarmente costose.

La certificazione di prodotto di qualità e conformità alle normative è assegnata dalla nota Bureau Veritas, non avete quindi nulla da temere dal punto di vista della funzionalità dell’estintore. Si rivela una buona scelta anche per gli utenti che lavorano da casa e vogliono che la propria postazione di lavoro sia sempre sicura per far fronte a qualsiasi emergenza. Grazie alle dimensioni compatte può essere fissato al muro senza ingombrare eccessivamente.

 

Pro

CO2: L’anidride carbonica utilizzata come estintore è uno dei metodi più utili per domare incendi provenienti da apparecchiature elettroniche preservando al contempo le componenti.

Affidabile: La certificazione Bureau Veritas consente di dormire sonni tranquilli, permettendo di scegliere il miglior estintore in vendita sul mercato, efficiente e affidabile.

Involucro: La parte esterna è composta da una lega in acciaio ad alta resistenza, per garantire la capacità di utilizzo anche in seguito a cadute o urti.

 

Contro

Costo: Nonostante sia un estintore compatto, da appena 2 kg, il costo è considerevole. Non va considerato quindi come un dispositivo di sicurezza da acquistare alla leggera.

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Piantana per estintore

 

Work Service Piantana Porta Estintore con Asta e Cartello

 

Non tutti i prodotti sono venduti con sostegno per fissarli al muro o per far sì che stiano fermi in un angolo senza cadere.

Pertanto è possibile acquistare separatamente accessori come la piantana per estintore di Work Service. Il prodotto ha una conformazione adeguata per contenere un estintore e tenerlo fermo sul pavimento, con un cartellino in cartoncino che ne segnala la presenza anche a chi è distante, per individuarlo immediatamente.

Il colore rosso, inoltre, richiama quello degli estintori, per essere immediatamente visibile in qualsiasi situazione. L’unico neo è rappresentato dal costo, non propriamente basso per una semplice piantana in ferro.

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Guida per comprare un estintore

 

Per garantire la propria sicurezza sul luogo di lavoro o anche semplicemente in casa, molti utenti acquistano gli estintori, dispositivi in grado di domare piccoli incendi e fiamme generate da diversi combustibili, siano essi solidi, liquidi o gassosi. Se non sapete però come scegliere un buon estintore, vi invitiamo a leggere con attenzione la nostra guida, tramite la quale riuscirete a identificare il prodotto più adatto alle vostre esigenze. 

Vi consigliamo, inoltre, di non farne una questione di prezzo, ma considerare sempre attentamente l’ambiente in cui vi trovate e quali siano gli elementi che potrebbero andare a fuoco facilmente. Questa considerazione è vitale poiché non tutti gli estintori sono uguali e variano non solo per peso e dimensioni ma anche per il loro contenuto.

Tipologie

Gli estintori venduti sul mercato possono essere sostanzialmente di tre tipologie: a schiuma, a polvere o anidride carbonica. Gli estintori a schiuma sono forse i più conosciuti, questi sono in grado di spegnere una quantità limitata di incendi, principalmente quelli generati da solidi, con effetto ottimo, e liquidi. La schiuma ha però effetti collaterali e può potenzialmente rovinare oggetti e altri effetti personali presenti nel luogo in cui viene utilizzata, pertanto bisogna comunque considerare tale fattore prima di acquistarne uno.

A seguire abbiamo quelli a polvere, che sfruttano appunto elementi chimici solidi che coprono le fiamme sottraendo loro ossigeno per alimentarsi. Tali estintori sono molto versatili e possono essere utilizzati per spegnere fuochi derivanti da solidi, liquidi, gas, metalli e apparecchi elettrici. Attenzione però, soprattutto nell’ultimo caso poiché la polvere chimica potrebbe renderli inutilizzabili, inoltre, se inalate, possono causare seri problemi di salute. 

Gli estintori a polvere, quindi, soprattutto quelli molto capienti e carrellati, sono da preferire in luoghi ampi e aperti, come parcheggi e capannoni industriali dove il rischio di inalazione è inferiore, ridotto ulteriormente qualora si decida di utilizzare anche maschere protettive.

Infine esistono gli estintori CO2, contenenti anidride carbonica. Il gas si lega all’ossigeno, rendendo l’ambiente inospitale per le fiamme che si spengono così gradualmente. Sebbene possano essere utilizzati per spegnere fuochi derivanti da solidi hanno un effetto scarso e sono preferibili in caso di fuochi di liquidi, gas o apparecchi elettrici.

Portatili o carrellati

Un estintore può essere definito portatile quando va da un minimo di 1 fino a un massimo di 12 kg, da 18 kg in su, fino a oltre 100 kg, sono invece carrellati, ovvero muniti di una struttura a ruote e vero e proprio bocchettone dalla lunghezza variabile. Il costo è crescente ed è quindi sconsigliato acquistare un estintore da 12 kg da portare in auto se per qualsiasi incendio del veicolo è sufficiente uno da circa 2 kg. 

I carrellati, inoltre, necessitano generalmente di due operatori per essere utilizzati, uno che tiene fermo e attiva l’estintore e il secondo che impugna la lancia e la orienta per estinguere le fiamme.

Tenendo a mente le informazioni che vi abbiamo fornito potrete scegliere in modo più consapevole quale estintore comprare e trovare facilmente il prodotto più adatto alle vostre esigenze tra i migliori estintori del 2024 che abbiamo avuto modo di recensire per voi.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quanto costa un estintore?

Il costo di un estintore varia in base a diversi fattori. È legato innanzitutto alla quantità di materiale inserito all’interno per estinguere le fiamme, per esempio, un prodotto che contiene 2 kg di polvere costerà sostanzialmente meno di uno da 30 kg, magari carrellato. Questa tipologia, poi, ha un prezzo a sua volta inferiore rispetto a quelli contenenti anidride carbonica mentre gli estintori generalmente più costosi sono quelli a schiuma. Ricordate tuttavia di non sceglierli solo in base al costo ma principalmente tenendo in considerazione il luogo in cui andranno installati e che tipo di fiamme potrebbero trovarsi a dover spegnere.

 

Quanto costa ricaricare un estintore?

Una volta utilizzato l’estintore è da definirsi esausto, privato dunque del liquido, schiuma o polvere in grado di domare le fiamme e prima di poter essere utilizzato nuovamente necessita di una ricarica. Queste vengono eseguite da aziende che ne certificano poi la capacità di essere riutilizzati. Il procedimento ha un costo variabile, in base alla portata dell’estintore e alla tipologia e possono andare da poche decine di euro fino a oltre il centinaio.

 

Quanto dura un estintore?

Un estintore non ha una vera e propria data di scadenza, tuttavia bisogna tener conto che con il passare del tempo la pressione all’interno diminuisce, rendendolo meno efficiente in caso di utilizzo. Pertanto, secondo le normative italiane, è necessario sottoporre l’estintore a un controllo semestrale dove verranno testati i vari componenti e qualora ve ne sia la necessità il prodotto verrà anche ricaricato. 

Queste operazioni hanno un costo variabile, ma essendo obbligatorie non è possibile sottrarsi, soprattutto per una questione di sicurezza sul posto di lavoro. Di norma, un estintore portatile non può comunque essere utilizzato dopo aver compiuto 18 anni dalla data di fabbricazione, superato questo periodo deve essere smaltito e dovrete procurarvene uno nuovo.

 

Dove si butta un estintore?

Gli estintori che non possono più essere ricaricati devono essere smaltiti seguendo delle procedure stabilite a norma di legge. Ogni tipologia di estintore ha un codice CER, alcuni ritenuti pericolosi e altri no, bisogna dunque identificare il codice del proprio estintore per capire di che tipo di rifiuto si tratti. Una volta scoperto, potrete procedere allo smaltimento che deve essere eseguito da ditte specializzate e autorizzate. Si tratta di un passaggio estremamente importante poiché l’errato smaltimento può portare a sanzioni monetarie e, nei casi più gravi, anche responsabilità penale.

Se avete un estintore in casa o in ufficio che deve essere smaltito, quindi, non provvedete in modo “fai da te” ma rivolgetevi a una ditta specializzata che potrà farsi carico del procedimento nel modo corretto.

 

 

 

Come usare un estintore

 

Gli estintori sono degli strumenti di emergenza che permettono di domare piccoli incendi ed evitare che le fiamme si sviluppino in modo progressivo in casa o nell’ambiente lavorativo. Potreste sentirvi al sicuro da tali incidenti tuttavia la realtà è ben altra, soprattutto se siete in cucina o avete un apparecchio elettrico in casa che non manifesta apparentemente alcun problema fino a quando non causa un corto circuito. Avere a portata di mano un estintore è una vera e propria garanzia di sopravvivenza e tutti dovrebbero quindi procurarsene almeno uno portatile da 1 o 2 kg.

 

 

Sebbene si speri sempre che non lo si debba utilizzare, è bene comunque tenere a mente la procedura per azionarlo nel momento del bisogno. Prima di attivarlo, ricordate di posizionarvi nei pressi di un’uscita, per arretrare e uscire dall’edificio non appena se ne presenti l’opportunità. 

Rimuovete dunque la spina di sicurezza che blocca la maniglia dell’estintore, posizionata solitamente sul lato e facilmente riconoscibile dalla conformazione ad anello, per una più rapida estrazione con le dita, un sistema che previene utilizzi accidentali. Afferrate il tubo di scarico puntandolo verso la base delle fiamme, ricordando che la gittata media dei prodotti è di circa 3/4 metri, e premete con la mano destra la maniglia facendo uscire così il liquido, polvere o gas. 

Non avvicinatevi eccessivamente all’inizio ma avanzate mano a mano che le fiamme iniziano a spegnersi per direzionare al meglio il getto. Attenzione nel caso utilizziate un estintore che emette CO2, l’anidride carbonica infatti viene erogata da una piccola tromba nei pressi della maniglia e non va assolutamente toccata senza guanti protettivi poiché la fuoriuscita del gas avviene a bassissime temperature e potreste rischiare delle ustioni da congelamento.

Quando il fuoco sembra ormai estinto continuate a utilizzare l’estintore per qualche secondo, per assicurarvi che non vi sia altro combustibile in grado di ravvivarlo. Evacuate dunque l’edificio velocemente in attesa dei vigili del fuoco.

 

 

Cosa verificare per capire se un estintore è efficiente

In caso di incendio non si ha il tempo di controllare se l’estintore possa essere utilizzato o meno, pertanto è un’operazione che va eseguita nel tempo. Come prevede la normativa italiana, gli estintori devono essere controllati ogni sei mesi da enti appositi che, dopo aver eseguito il controllo, rilasceranno dei certificati di controllo da agganciare tramite fascetta all’estintore. 

Su questi cartoncini sono indicate tutte le informazioni essenziali come per esempio la data del controllo. Tale elemento basta per capire se un estintore può essere utilizzato o meno ma vi invitiamo a tenere d’occhio anche il manometro posizionato di solito nella parte alta per capire se c’è abbastanza pressione o se l’estintore necessita di una ulteriore messa a punto.

 

 

Estintori e agenti estinguenti

 

In caso di incendio sapete che tipo di estintore usare? Scopriamo quali agenti estinguenti esistono e i casi specifici nei quali vanno impiegati.

 

Prima di acquistare un buon estintore è il caso di conoscere quali e quanti tipi esistono. Questo è il punto centrale del nostro articolo. Vogliamo fare chiarezza su un argomento poco conosciuto nonostante la sua importanza. Dovete sapere, infatti, che ci sono estintori adatti per un tipo d’incendio piuttosto che per un altro. Ma non sottraiamo altro tempo a voi lettori e andiamo immediatamente a spiegare le differenze e l’uso specifico di ogni estintore.

 

Estintore ad acqua

L’acqua è l’estinguente più antico, per così dire, impiegato per gli estintori. Il suo uso è stato abbandonato del tutto se si fa eccezione per gli estintori a schiuma. Questi estintori contengono acqua al 90% mentre il rimanente 10% è composto da filmanti e additivi. La pressurizzazione è permanente. Il sistema di erogazione è identico a quello degli altri estintori: l’acqua è erogata in forma nebulizzata per mezzo della lancia. La nebulizzazione è utile ai fini di un maggiore scambio termico e più assorbimento di calore. In Italia il loro utilizzo è vietato sulle apparecchiature elettriche ma va detto che in altri Paesi, è consentito.

 

 

Estintori a polvere

La polvere contenuta in questo tipo di estintori è una miscela di sostanze chimiche alla quale sono aggiunti additivi che ne migliorano l’idrorepellenza e la fluidità. Si distinguono due tipi di polveri: la ABC e la BC. La prima polvere è creata con solfato e fosfato di ammonio o solfato di bario. È una polvere da usare per spegnere diversi materiali come carta, legno, gas infiammabili, liquidi e carbone. La polvere BC è composta da bicarbonato di sodio e si usa per l’estinzione di incendi scaturiti da gas e liquidi infiammabili. Le polveri contenute in questo tipo di estintori inibiscono il materiale incombusto.

 

Estintori a idrocarburi alogenati

I particolari tecnico costruttivi di questo estintore non sono dissimili da quello alla polvere, l’agente estinguente è l’halons (idrocarburi alogenati). Estintori di questo tipo sono adatti per fuochi classificati A, B e C (per maggiori dettagli sulla classificazione dei fuochi, fate affidamento al paragrafo conclusivo) e sugli apparecchi sottoposti a tensione elettrica. Il problema dell’halons è che provoca danni all’ozono e all’ambiente in generale, per tale ragione la sostanza è stata bandita nella maggior parte dei paesi, tra questi ci sono quelli appartenenti alla Comunità Europea.

In sostituzione ora sono d’uso gli idroclorofluorocarburi e gli idrofluorocarburi. Ma qual è l’azione degli idrocarburi alogenati? L’agente estinguente si interpone all’ossigeno nel legame che si stabilisce tra combustibile e comburente durante la reazione di combustione: sottraendo l’ossigeno avviene lo spegnimento.

 

Estintore idrico a schiuma

In questo caso specifico distinguiamo tra estintore a schiuma meccanica e a schiuma chimica. Il primo tipo presenta liquidi schiumogeni miscelati in acqua. Da notare che la lancia ha dei fori che servono per aspirare l’aria indispensabile all’espansione della schiuma. La compressione comporta la fuoriuscita dell’agente estinguente. Quanto alla schiuma chimica, si impiegano due sostanze che sono il solfato di alluminio e il bicarbonato di sodio. La reazione chimica che si genera produce anidride carbonica che innesca la fuoriuscita della schiuma. Gli estintori a schiuma sono utili per lo spegnimenti dei fuochi di categoria A e B.

 

Estintore ad anidride carbonica

La differenza, in questo caso, è anche strutturale in quanto l’estintore è in acciaio e abbastanza spesso in quanto deve far fronte alla pressione dell’anidride carbonica. Un estintore del genere si impiega per estinguere fuochi di classe B e C e per legge va installato nei pressi dei quadri elettrici in quanto il gas contenuto è inerte e dielettrico.

 

 

La classificazione degli incendi

Per far fronte agli incendi bisogna conoscerne la classe al fine di usare l’estintore appropriato. La classe A contraddistingue i fuochi da materiali solidi, tra questi segnaliamo legna, carta, plastica e gomma. Il fuoco di classe A va spento con un estintore a schiuma o polvere. Nulla vieta l’uso di un estintore ad anidride carbonica ma in questo caso la sua efficacia è ridotta. 

La classe B è quella dei fuochi da liquidi, dunque, benzina, idrocarburi, solventi e così via. In questo caso vanno bene gli estintori a schiuma, polvere e Co2. Tra questi, però, quello che garantisce un miglior risultato è quello a schiuma. I fuochi da gas sono classificati C. Un incendio del genere può essere molto rischioso a causa delle esplosioni. Come prima cosa è necessario cercare di fermare la fuoriuscita di gas per poi intervenire con estintori a polvere oppure anidride carbonica. 

La classe D riguarda i fuochi da metalli. Si tratta di fiamme originare da alluminio , sodio, magnesio, potassio ecc. Per incendi del genere servono estintori a polveri speciali. Solo per dare una informazione completa segnaliamo i fuochi di classe E che riguardavano le fiamme che interessavano le apparecchiature elettriche e ormai non più considerati nella relativa norma UNI, in quanto incendi del genere sono ricondotto a quello A e B. La classe F riguarda gli incendi originati da oli combustibili e grassi di origine naturale o animale. In casi del genere vanno impiegati estintori a schiuma.

 

 

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