Gli 8 migliori Interruttori Differenziali del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Interruttore differenziale – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Il vostro impianto elettrico salta spesso a causa degli sbalzi di tensione? Forse è il momento di acquistare un interruttore differenziale in grado di risolvere il problema. Per sapere quale modello è più adatto alle vostre esigenze, però, meglio consultare prima la nostra guida all’acquisto. Se invece avete già esperienza con questo tipo di dispositivi elettrici, allora potete scegliere direttamente uno modelli degli otto interruttori che abbiamo esaminato in maniera più approfondita. Ai primi posti, ovviamente, si collocano i modelli attualmente più richiesti, e non a caso sono prodotti da una delle ditte di eccellenza nel settore dell’elettrotecnica. Il primo è il BTicino GC8813AC16, che combina insieme il modulo differenziale con quello magnetotermico ed è disponibile a un prezzo super vantaggioso, mentre il secondo è il BTicino F80SG, un modulo aggiuntivo che permette il riarmo automatico.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori interruttori differenziali – Classifica 2024

 

A seguire troverete diversi tipi di interruttori, alcuni puri, altri combinati con il modulo magnetotermico e altri con quello a riarmo automatico. Tutti e otto sono prodotti da marchi affidabili e sono conformi alle normative vigenti in materia di sicurezza.

 

Interruttore differenziale magnetotermico

 

1. BTicino GC8813AC16 BTDIN Interruttore Magnetotermico Differenziale 16 A

 

L’azienda metalmeccanica BTicino non ha certo bisogno di presentazioni, e infatti il GC8813AC16 della serie BTDIN è ritenuto uno dei migliori interruttori differenziali del 2024 tra tutti quelli attualmente disponibili in commercio, sia per l’affidabilità sia per la qualità costruttiva.

Nella fattispecie si tratta di un interruttore differenziale magnetotermico di tipo AC con un livello di protezione di 30 milliampere, e in grado di supportare cavi con sezione dai 25 ai 35 mmq; di conseguenza è adatto per gli impianti elettrici serviti dal contratto abitazione, quindi non oltre i 3 kW di potenza, ed essendo da 16 Ampere è consigliato soprattutto per le linee di alimentazione degli elettrodomestici.

Nella stessa serie BTDIN, inoltre, sono disponibili ulteriori varianti di questo modello, con carichi da 10 a 32 Ampere; quello da 16 Ampere, però, è uno dei modelli più venduti, sia perché destinato a uso domestico e civile sia grazie all’ottima qualità.

 

Pro

Prezzo: Il costo del GC8813AC16 è decisamente vantaggioso; in comparazione agli altri modelli con caratteristiche analoghe esaminati nella nostra guida, infatti, questo è il più economico.

Certificato CEI EN: Come accennato anche prima, il marchio BTicino è considerato uno dei migliori e non a caso, i materiali di prima scelta e gli elevati standard produttivi sono certificati secondo le normative europee CEI ed EN.

Diversi amperaggi: A parte la versione per un carico di potenza da 16 Ampere, sono disponibili altre quattro varianti con carico da 10, 20, 25 e 32 Ampere, a seconda delle esigenze del caso.

 

Contro

Nessuno: L’interruttore differenziale BTicino è un prodotto di qualità certificato, testato e affidabile, quindi non presenta alcun difetto.

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Interruttore differenziale a riarmo automatico

 

2. BTicino F80SG Serie BTDIN Salvavita Stop&Go a Riarmo Automatico

 

Se vi state chiedendo dove acquistare un interruttore differenziale a riarmo automatico, che sia disponibile nella fascia dei modelli venduti online a prezzi bassi, allora il BTicino F80SG è proprio il modello che fa al caso vostro.

Si tratta infatti di un salvavita con funzione Stop&Go, quindi in grado di ripristinare in maniera autonoma il modulo differenziale accoppiato; quest’ultimo non è venduto insieme, ma va acquistato a parte. L’F80SG supporta cavi con sezione da 1,5 mmq e può essere impostato anche per il funzionamento in manuale, in modo da attivare la funzionalità di riarmo automatico soltanto per i periodi di assenza dall’abitazione.

È ideale da accoppiare agli interruttori differenziali installati sulle linee di alimentazione degli elettrodomestici, come il frigorifero e il congelatore, per esempio, in modo da evitare che le derrate contenute si rovinino nel caso in cui un picco di tensione facesse scattare il salvavita in vostra assenza.

 

Pro

Ideale per i vacanzieri: La funzione di riarmo automatico è ideale per salvaguardare alcuni elettrodomestici durante i periodi di assenza dall’abitazione, quindi è fondamentale per chi viaggia spesso.

Economico: Il prezzo vi potrà sembrare alto, ma se lo confrontate ai modelli a riarmo automatico prodotti da altre ditte, il BTicino è disponibile a una cifra più ragionevole e decisamente più accessibile.

Autodiagnostica: L’ulteriore vantaggio dell’F80SG è rappresentato dal sistema di autodiagnosi; ogni volta che il salvavita scatta, il sistema esegue una verifica e se vi sono guasti effettivi non si riattiva ed emette un segnale acustico.

 

Contro

Compatibilità: L’unica pecca è rappresentata dalla compatibilità con i moduli differenziali, che è ristretta soltanto a quelli prodotti da BTicino; quindi è meglio verificare prima.

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Interruttore differenziale puro

 

3. Gewiss – Interruttore Differenziale Puro – Idp Na – 2P 25A Tipo AC Istantaneo

 

Quello di Gewiss è un interruttore differenziale puro che è in gradi di resistere a tutte le interferenze e ai fenomeni di perturbazione, per cui è da consigliare per tutte le aree in cui ci sono vari disturbi che interferiscono con la rete elettrica, sia di natura atmosferica, sia propri della rete.

In particolare questo modello è AC, ovvero uno dei primi modelli, che è pensato per rilevare la corrente alternata alla frequenza di rete 50 Hz. Appartiene alla serie 90 ReStart, che effettua periodicamente un Autotest per verificare il suo funzionamento e quello dell’impianto in generale.

Composto da due moduli, ha incontrato i pareri favorevoli di molti utenti perché rientra tra le offerte più interessanti, ma pecca perché talvolta le morsetterie sono poco resistenti. 

 

Pro

Puro: Questa tipologia di interruttore è la più valida, in quanto è in grado di eliminare ogni tipo di pericolo, sia atmosferico, sia di altra natura.

Autotest: Grazie a questo fattore, sarete sicuri non solo del suo funzionamento ma anche in generale di quello della rete.

Costo: Il prezzo è tra i meno cari della rete, per cui da consigliare a chi pensa prettamente al risparmio.

 

Contro

Morsetti: Non sono molto resistenti, per cui farete bene ad assicurarvi di aver fissato tutto in maniera corretta. 

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Interruttore differenziale tipo A

 

4. Bogas Interruttore differenziale 40 A, 4P trifasico (3P+N), classe A

 

Quello di Bogas è un interruttore differenziale molto interessante per chi ha intenzione di cambiare il proprio con uno nuovo o vuole montarne uno nella nuova abitazione. Questo infatti è un prodotto di tipo A, quindi indicato in ogni situazione in cui la corrente potrebbe mancare.

Un differenziale con un carico massimo da 40 A, ma che sopporta un’intensità massima di cortocircuito pari a 6 Ka, per cui è ideale se il vostro problema sono proprio i continui sbalzi di corrente.

Facile da installare, è conforme anche agli standard IEC61008, EN61008 e CE, quindi offre una maggiore garanzia di sicurezza e di efficienza, un fattore molto importante visto che la spesa da affrontare è un po’ più alta del solito.

 

Pro

Per ogni situazione: La qualità di questo interruttore differenziale fa sì che sia ideale in tutte quelle zone in cui si hanno spesso problemi con la corrente.

Classe A: Appartiene a questa branca, quindi è molto efficiente e inoltre è anche facile da installare.

Standard: Questo modello è conforme agli standard IEC61008, EN61008 e CE, per cui dà buone garanzie anche per quanto concerne la sicurezza.

 

Contro

Costo: Non è il modello più conveniente del web, anche se le sue caratteristiche fanno ritenere la spesa più che valida.

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Interruttore differenziale salvavita

 

5. SANDASDON SD-SNR/40-C16 Interruttore Differenziale Salvavita

 

L’interruttore differenziale salvavita di Sandasdon è un modello magnetotermico differenziale di tipo AC, ovvero tra i primi messi in commercio e anche tra i più validi. Piace per le sue dimensioni molto ridotte, che occupano un solo modulo DIN, quindi va bene anche su sistemi un po’ più ampi del solito.

Gestisce una corrente nominale 40A 240V e sopporta un’intensità massima di cortocircuito pari a 6000 A, per cui si dimostra molto valido soprattutto negli ambienti in cui se ne riscontrano di frequenti.

Presente la certificazione CE, che ne garantisce le qualità e quindi vi fa stare al sicuro sul suo utilizzo; il prezzo è conveniente ma i morsetti di fase e neutro sono molto vicini, mentre in altri prodotti sono sfalsati per minimizzare il cortocircuito. 

 

Pro

Dimensioni: Grazie a queste può occupare un solo modulo DIN e non rendere difficoltosa la sua installazione. 

Per frequenti cortocircuiti: Si tratta di un interruttore di tipo AC, che può reggere fino a 6000 A, quindi è ideale se vivete in una zona con problemi simili.

Certificazione CE: La presenza di questo elemento fa sì che possiate stare tranquilli sulla qualità del suo funzionamento.

 

Contro

Morsetti: Quelli di fase e neutro sono vicini, mentre in altri modelli sono invece sfalsati per minimizzare gli effetti del cortocircuito. 

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Interruttore differenziale Gewiss

 

6. GeWiss ReStart GWD4817R Interruttore Differenziale a Riarmo Automatico 

 

L’interruttore differenziale Gewiss ReStart, come lascia intuire anche il nome, è un interruttore con funzione di riarmo automatico, quindi in grado di ripristinare in maniera autonoma l’alimentazione elettrica nel caso in cui quest’ultimo scatti improvvisamente.

Il modello GWD4817R, nella fattispecie, è costituito da un modulo differenziale puro di tipo A a due poli accoppiato a un modulo di riarmo automatico dotato di funzione Autotest per il controllo periodico del modulo differenziale, anche questo eseguito in maniera automatica e senza interruzioni nell’alimentazione elettrica. La versione oggetto della recensione ha un carico da 25 Ampere, ma è disponibile anche la variante da 40 Ampere.

Il riarmo automatico, ovviamente, ha un limite di sicurezza: dopo tre riarmi consecutivi il dispositivo si blocca e bisogna riarmare l’interruttore manualmente, in modo da resettarlo e abilitarlo nuovamente al riarmo automatico. Il limite non sussiste, invece, nel caso i riarmi siano distanziati e non consecutivi.

 

Pro

Alta qualità: La ditta italiana Gewiss, nonostante sia più “giovane” rispetto a BTicino, occupa oggi un posto di preminenza nel settore dell’elettrotecnica ed è famosa per l’alta qualità dei suoi prodotti.

Affidabile: La funzione di autodiagnostica periodica rende l’interruttore Gewiss particolarmente affidabile e sicuro; il controllo, infatti, avviene anche se non ci sono sbalzi di tensione e conseguenti scatti dell’interruttore.

Versatile: Sia il modello da 25 Ampere sia quello da 40 Ampere sono entrambi progettati per l’uso residenziale ma possono essere installati in diversi contesti, anche in ambito lavorativo e professionale.

 

Contro

Costoso: La qualità e l’ampia versatilità d’installazione hanno un prezzo alto, purtroppo, e l’interruttore Gewiss ReStart è di gran lunga più caro rispetto alla media.

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Interruttore differenziale Schneider

 

7. Schneider A9R61240 Interruttore Differenziale di tipo A 

 

L’interruttore differenziale Schneider A9R61240 è di tipo A, quindi sensibile anche alle correnti pulsate unidirezionali, ma a differenza dell’ABB esaminato in precedenza, il cui carico massimo era di 25 Ampere, questo modello della è stato progettato per un carico di 40 Ampere e ha un livello di sensibilità nello standard dei 30 milliampere.

È adatto sia per gli impianti con fornitura elettrica da 3 kW sia per quelli con fornitura da 4,5 kW, ma l’aspetto più apprezzato di questo interruttore rimane la funzionalità antidisturbo, grazie alla quale è super immunizzato ed estremamente stabile, quindi è consigliato per abitazioni in zone soggette a frequenti sbalzi di tensione e dove vengono utilizzati elettrodomestici dotati di motori inverter.

Per lo stesso motivo è ottimo anche dove si fa uso regolare di impianti di saldatura inverter. L’unica limitazione è di natura economica, perché l’interruttore Schneider si colloca nella fascia di prezzo medio-alta.

 

Pro

Alta tolleranza: I 40 Ampere di carico lo rendono adatto a servire sia sulle forniture da 3 kW sia su quelle da 4,5 kW, quindi può soddisfare anche le esigenze d’uso professionale oltre che domestiche.

Super immunizzato: Il suo punto di forza è l’elevata resistenza agli sbalzi di tensione, quindi è particolarmente adatto anche per chi possiede impianti di climatizzazione, frigoriferi e altri elettrodomestici dotati di motori inverter.

Affidabile: La Schneider Electronics è una ditta che produce componenti elettroniche e sistemi per la gestione dell’energia anche in ambito industriale oltre che domestico, di conseguenza i suoi prodotti sono tra i più affidabili.

 

Contro

Prezzo: Purtroppo la qualità ha un costo e quindi anche il prezzo di questo differenziale è superiore alla media, quindi è riservato soltanto ai più esigenti.

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Interruttore differenziale Siemens

 

8. Siemens 5SV3312-6 Interruttore Differenziale a 2 poli 

 

Concludiamo la nostra classifica con il prodotto di un altro marchio molto noto, operante in un’ampia gamma di settori oltre a quello dell’elettrotecnica. L’interruttore differenziale Siemens 5SV3312-6 è un modello bipolare da 40 Ampere con un livello di sensibilità di 30 milliampere; è di tipo A, quindi progettato in modo da supportare le forma d’onda unidirezionali a impulso, offrendo così una maggiore tolleranza ai disturbi della linea. 

In quanto tipo A è adatto prevalentemente per l’uso residenziale, e il suo vantaggio principale risiede soprattutto nell’eccellente rapporto qualità-prezzo.

Il limite, però, è che si tratta di un modulo differenziale puro, quindi nel caso lo si debba installare nel quadro di un impianto elettrico datato, o in ogni caso sprovvisto di protezioni adeguate, deve essere accoppiato a un interruttore magnetotermico da acquistare a parte, in modo da garantire la necessaria protezione anche dai cortocircuiti e dai surriscaldamenti.

 

Pro

Qualità e prezzo: Il marchio Siemens è sinonimo di alta qualità in molti, e nel caso di questo interruttore c’è anche l’ulteriore vantaggio di un prezzo contenuto e facilmente accessibile.

Stabile: Essendo un interruttore di tipo A è più resistente a eventuali disturbi nella rete, quindi nel caso di temporali è molto più stabile e non scatta in caso di minime fluttuazioni della tensione.

Robusto e facile da montare: I materiali di fabbricazione sono di prima scelta, robusti e resistenti, e le istruzioni chiare lo rendono molto facile da installare anche per un principiante.

 

Contro

Differenziale puro: Anche se il prezzo è accessibile, si tratta soltanto di un modulo puro quindi richiede comunque un secondo modulo magnetotermico, da acquistare a parte.

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Guida per comprare un interruttore differenziale

 

Capire come scegliere un buon interruttore differenziale non è così difficile, visto che questi dispositivi sono altamente standardizzati per rispondere a determinate condizioni di installazione. Vediamo quindi quali sono gli aspetti più importanti da tenere in considerazione.

Partiamo dal quadro 

La struttura del quadro elettrico è la prima cosa a cui fare riferimento per decidere quale interruttore differenziale comprare; gli impianti elettrici infatti, sia quelli domestici sia quelli industriali, sono suddivisi in diverse derivazioni.

Negli impianti domestici di vecchia data, per esempio, la suddivisione avveniva per aree, e quindi per stanze; in quelli recenti invece la ripartizione delle derivazioni è più schematica e meglio organizzata, quindi c’è una linea che alimenta le prese di corrente, una per l’illuminazione e così via.

Ogni linea deve essere protetta con un apposito dispositivo di sicurezza in grado di interrompere l’alimentazione in caso di problemi all’impianto, ma bisogna tenere presente che anche il miglior interruttore differenziale, da solo, non basta a questo scopo. 

Il modulo differenziale, infatti, è in grado di offrire protezione in caso di sovracorrenti, ma non scatta in caso di surriscaldamenti o cortocircuiti. A monte o a valle dello stesso, quindi, bisogna necessariamente collegare un interruttore magnetotermico, in modo da garantire un’adeguata protezione contro ogni eventuale disturbo alla rete.

 

Le caratteristiche tecniche

I requisiti tecnici degli interruttori differenziali sono standard, visto che si tratta di dispositivi di sicurezza obbligatori che devono rispondere a delle norme ben precise.

Per quanto riguarda i differenziali puri, per esempio, non c’è alcuna restrizione e si possono installare modelli la cui capacità varia dai 10 ai 40 Ampere, questi ultimi anche in ambito domestico, perché in ogni caso la loro funzionalità non sarebbe compromessa in alcun modo dalla maggiore capacità.

Ciò che permette al salvavita di scattare, infatti, è il livello di sensibilità con il quale è stato tarato; nei dispositivi per uso domestico, questo è stabilito su una soglia uguale o minore ai 30 milliampere, equivalenti a 0,03 Ampere. Nel caso di installazione del differenziale sulla linea di alimentazione delle prese di corrente, invece, in alcuni casi è preferibile optare per un modello con un livello di sensibilità di 10 milliampere. 

La capacità in Ampere, ovviamente, ha valore soltanto per gli interruttori magnetotermici e per quelli che combinano insieme il modulo differenziale e quello magnetotermico, in quanto il surriscaldamento dipende direttamente dal numero di Ampere caricati sulla linea e non determina fluttuazioni nella tensione. 

In ogni caso è meglio consultarsi con il proprio elettricista, che sarà in grado di indicarvi quale capacità deve possedere l’interruttore a seconda del tipo linea che deve andare a proteggere.

Il modulo di riarmo automatico

Quando il salvavita scatta e interrompe l’alimentazione elettrica, per ripristinarla bisogna intervenire manualmente sollevando di nuovo l’interruttore. Se il quadro di derivazione dove sono installati gli interruttori differenziali si trova in casa, allora non ci sono problemi; in alcuni casi però, soprattutto negli impianti elettrici di vecchia data, potrebbe capitare che i quadri elettrici siano collocati in cantina oppure in locali esterni all’abitazione, e che il ripristino dell’alimentazione diventi alquanto problematico, specialmente se lo scatto avviene durante la notte.

Questa problematica, poi, si acuisce ulteriormente per coloro che vivono in zone particolarmente soggette a disturbi della rete elettrica, dovuti a picchi improvvisi o a condizioni atmosferiche avverse, dove i salvavita tendono a scattare più spesso del dovuto.

In questo caso la soluzione migliore consiste nell’installazione di un interruttore differenziale con annesso modulo di riarmo automatico che, a distanza di cinque secondi dallo scatto, provvede a sollevare di nuovo la levetta ripristinando così l’alimentazione. 

Gli interruttori differenziali con riarmo automatico sono a loro volta protetti da un ulteriore blocco di sicurezza, che entra in funzione quando il differenziale continua a scattare subito dopo il riarmo; dopo tre riarmi consecutivi, quindi, il relativo modulo smette di “insistere” e bisogna resettarlo manualmente.

 

 

 

Domande frequenti

 

Cosa è un interruttore magnetotermico differenziale?

L’interruttore magnetotermico differenziale è definito in tal modo in quanto riunisce in sé sia il modulo differenziale puro, che è deputato a interrompere il flusso di elettricità in caso di sovracorrenti, sia il modulo magnetotermico, che invece interviene in caso di surriscaldamenti e cortocircuiti.

Il suo utilizzo si rivela vantaggioso soprattutto in caso di installazione nei quadri elettrici dei nuovi impianti; in quelli datati, infatti, di solito si trovano ancora i due dispositivi scorporati e installati in maniera indipendente l’uno dall’altro.

 

Quando usare interruttore differenziale?

L’interruttore differenziale va installato sempre e comunque, a prescindere da qualsiasi circostanza o condizione, in quanto si tratta di un dispositivo di sicurezza elettrica obbligatorio per legge. Il suo funzionamento è automatico, in quanto questo interruttore si attiva interrompendo l’alimentazione in caso di eventuali problemi alla rete elettrica, per questo motivo è più comunemente noto come “salvavita”.

È ovvio, però, che esistono delle condizioni in cui la presenta del salvavita si dimostra più utile che in altre. Un impianto elettrico di nuova costruzione, per esempio, realizzato secondo gli standard più recenti, con materiali elettrici di alta qualità e con uno schema progettuale ben disegnato, raramente sarà soggetto alle condizioni che porteranno il salvavita ad attivarsi; ciò nonostante, anche un impianto nuovo non è del tutto immune da problematiche di causa esterna, come fulmini e temporali per esempio, oppure black out improvvisi originati da problemi sulla rete elettrica urbana. 

La sua presenza diventa assolutamente vitale, poi, negli impianti elettrici di vecchia data e nelle zone che sono soggette a disturbi nel flusso elettrico della rete, a causa dei quali l’impianto è esposto a frequenti fluttuazioni della tensione e potenziali cortocircuiti.

 

Cos’è il modulo di riarmo automatico?

Si tratta di un componente aggiuntivo che può essere accoppiato all’interruttore differenziale, e che permette di ripristinare l’alimentazione elettrica in maniera automatica senza bisogno di intervenire manualmente. I moduli di riarmo sono predisposti per attivarsi entro cinque secondi dallo scatto e per non più di tre volte consecutive, in modo da evitare problemi nel caso in cui il salvavita sia scattato a causa di un problema permanente della rete elettrica.

 

 

 

Come usare un interruttore differenziale

 

Le tre tipologie di interruttori differenziali

In commercio si possono trovare tre tipi di interruttore: quello differenziale puro, quello magnetotermico e quello differenziale magnetotermico. I primi due sono utili solo nel caso in cui si debba sostituire il singolo elemento corrispondente all’interno del quadro elettrico, di conseguenza si può scegliere tranquillamente il modello necessario e rimanere in un budget di spesa variabile dai 20 ai 45 euro circa, a seconda del caso.

Per impianti da realizzare ex novo, invece, è consigliabile l’acquisto degli interruttori che integrano sia il modulo differenziale sia quello magnetotermico, visto che nella maggior parte dei casi risultano più convenienti dal punto di vista economico.

Principi di base

Il funzionamento di un interruttore differenziale è basato su un circuito magnetico sul quale sono avvolti dei solenoidi. Fino a quando la corrente ha una tensione stabile, il flusso magnetico dei solenoidi si annulla reciprocamente; in caso di squilibrio, invece, si genera un campo magnetico che attira a sé una piccola ancora che a sua volta fa scattare una molla che apre l’interruttore interrompendo così il flusso di corrente. Alcune varianti possono utilizzare un elettromagnete al posto dei solenoidi, ma il principio di funzionamento rimane sostanzialmente lo stesso.

 

Il livello di sensibilità

Visto che gli squilibri di tensione sono una cosa normale e inevitabile negli impianti elettrici, però, sono state stabilite delle soglie minime di sensibilità, in modo da evitare che l’interruttore scatti per ogni minima variazione ma soltanto per quelle più consistenti.

Lo standard minimo di sensibilità, in ambito domestico, è uguale o minore a 0,03 Ampere, ovvero 30 milliampere; la protezione specifica di alcune zone però, come il bagno o il circuito delle singole prese, richiede una sensibilità di 10 milliampere.

Il ripristino dell’alimentazione

In caso di sovracorrenti, surriscaldamenti o cortocircuiti, il salvavita scatta interrompendo l’alimentazione elettrica; di solito è richiesto l’intervento umano per ripristinare l’alimentazione, ma esistono anche dei salvavita in grado di riattivarsi automaticamente dopo cinque secondi. Questi ultimi sono dotati del modulo di riarmo automatico; ovviamente sono programmati tenendo conto di eventuali problematiche permanenti alla rete elettrica, quindi il numero di riarmi automatici eseguibili in rapida sequenza è limitato a tre soltanto.

 

 

 

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