Gli 8 migliori rilevatori di fumo del 2024

Ultimo aggiornamento: 27.07.24

 

Rilevatore di fumo – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

I rilevatori di fumo sono dispositivi di sicurezza estremamente importanti, ma non vanno scelti con troppa leggerezza. La loro sensibilità può variare in base al prezzo, quindi meglio approfondire l’argomento leggendo la nostra guida all’acquisto. Se volete farvi un’idea su quello che offre il mercato, intanto, potete leggere la recensione degli otto modelli attualmente più richiesti. Quelli che hanno riscosso il maggior successo presso gli acquirenti sono l’Ei Electronics Ei650, apprezzato sia per le ottime caratteristiche sia per la convenienza del kit (che include dieci unità) e l’Elro FS1805, che è estremamente facile da installare grazie al supporto magnetico con calamita.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori rilevatori di fumo – Classifica 2024

 

A seguire troverete la recensione dei migliori rilevatori di fumo attualmente in commercio, classificati secondo un ordine che tiene conto soprattutto del loro rapporto qualità-prezzo e del gradimento che hanno riscosso presso gli acquirenti.

 

 

1. Ei Electronics Ei650 dispositivo di allarme rilevatore di fumo

 

La ditta irlandese Ei Electronics è uno dei brand leader nel settore di produzione dei dispositivi di allarme per fumo e gas, e tra i diversi modelli attualmente in commercio, lo Ei650 è considerato uno dei migliori rilevatori di fumo del 2024.

Si tratta di un dispositivo autonomo alimentato da una batteria al litio da 3 Volt che ha una durata utile di 10 anni; è dotato di un pulsante centrale di grandi dimensioni che permette di eseguire il test con volume dell’allarme ridotto, nonché di silenziarlo nel caso sia necessario.

Essendo privo di LED luminosi è ideale soprattutto per le camere da letto, ma può essere posizionato in qualsiasi stanza della casa; la confezione esaminata ha un costo elevato ma contiene 10 dispositivi, quindi il rapporto qualità-prezzo è decisamente favorevole. Le sola pecca è costituita dalla mancanza della traduzione italiana delle istruzioni, che sono presenti solo in lingua tedesca.

 

Pro

Rapporto qualità-prezzo: Considerando che la confezione contiene ben dieci rilevatori di fumo, il prezzo unitario è perfettamente proporzionato alla qualità del prodotto. Ovviamente è disponibile anche in confezioni da una, due o tre unità.

Affidabile: L’Ei650 integra un circuito di protezione dai falsi allarmi e un sistema di regolazione automatico della sensibilità che permette al rilevatore di non scattare per il fumo di sigarette o di cucina.

Sicuro: Il rilevatore è predisposto anche per un blocco di rimozione opzionale che lo protegge in caso di tentativi di rimozione non autorizzata.

 

Contro

Istruzioni: Le istruzioni incluse nella confezione, purtroppo, sono disponibili soltanto in lingua tedesca.

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2. Elro FS1805 rilevatore di fumo a due componenti 

 

Al secondo posto, tra i modelli più venduti online, troviamo lo FS1805 prodotto dalla ditta olandese Elro, che secondo i pareri degli acquirenti è funzionale e anche facile da installare. Questo rilevatore di fumo, infatti, è dotato di un supporto magnetico che si può fissare al muro mediante l’apposito strato di biadesivo 3M, quindi dalla tenuta assicurata. 

Il dispositivo, quindi, si attacca e si stacca grazie a una calamita, e questo rende molto più facile sostituire la batteria, la cui durata è di cinque anni. Si tratta ovviamente di un modello standard autonomo, non collegabile ad altri rilevatori; è dotato di un sensore ottico e di un sensore di calore, entrambi molto reattivi e in grado di coprire una superficie di 60 metri quadrati.

L’unica limitazione, nel caso del rilevatore Elro, è rappresentata dalla durata della batteria, che è di cinque anni invece di dieci.

 

Pro

Conveniente: Il rilevatore Elro rientra a pieno titolo nella fascia dei prodotti a prezzi bassi, la confezione ha un prezzo decisamente vantaggioso infatti, e include due dispositivi invece di uno soltanto.

Pratico: L’installazione è estremamente semplice e non richiede l’uso di trapani o altri strumenti; integra una calamita per cui basta fissare il supporto magnetico al soffitto con il comodo biadesivo 3M.

Certificato DIN EN: Attesta il pieno rispetto della normativa UNI EN 14604 del 2005, la quale stabilisce gli standard dei rilevatori autonomi di fumo.

 

Contro

Batteria: Al posto delle batterie al litio, l’alimentazione è fornita da una comune batteria alcalina da 9 Volt, la cui autonomia è di cinque anni invece di dieci.

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3. Sebson GS506 rilevatore di fumo fotoelettrico magnetico

 

Il rilevatore di fumo Sebson GS506 è stato apprezzato soprattutto per la completezza della confezione; pur essendo un modello predisposto per il montaggio a magneti, infatti, è comunque dotato di due viti e relativi tasselli di fissaggio nel caso in cui si preferisca installarlo nel modo tradizionale, senza fissare adesivi al soffitto.

Le prestazioni offerte sono di tipo standard, come quelle di un qualsiasi altro rilevatore di fumo autonomo; l’intensità sonora dell’allarme è di 85 decibel a una distanza di tre metri, è dotato anche del pulsante test per il controllo del funzionamento ed è certificato secondo la normativa EN 14604. 

In comparazione ai due modelli esaminati in precedenza, inoltre, il Sebson ha l’ulteriore vantaggio di possedere un sistema di auto-test che si attiva ogni 30-40 secondi; l’unica pecca, in questo caso, è rappresentata dalla presenza del LED luminoso, che lo rende poco adatto al montaggio nelle camere da letto.

 

Pro

Auto-Test: Il sistema integrato di auto-test è perenne, e ogni 30-40 secondi attua un controllo del dispositivo per assicurarsi del suo corretto funzionamento. L’autodiagnosi è segnalata dal LED luminoso che lampeggia.

Montaggio: Per la sua installazione si può tranquillamente scegliere se bucare il soffitto e usare le viti con i tasselli in dotazione, oppure limitarsi ad attaccare il supporto magnetico mediante l’adesivo 3M.

Autonomia: Nonostante sia alimentato da una comune batteria alcalina da 9 Volt, il suo assorbimento è ottimizzato e garantisce un’autonomia di durata di 10 anni, alla pari dei modelli alimentati con batterie al litio.

 

Contro

LED: Certo è funzionale ma lo rende inadatto per l’installazione nelle camere da letto, visto che la luce lampeggiante del sistema di auto-test sarebbe fastidiosa durante la notte.

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4. Smartwares RM250 1YR rilevatore di fumo con batteria 

 

Volete sapere dove acquistare un rilevatore di fumo che sia funzionale ma a basso costo? Allora lo RM250 prodotto dalla ditta tedesca Smartwares è proprio il dispositivo che fa al caso vostro.

Si tratta infatti del modello più economico tra tutti quelli che abbiamo esaminato nella guida, ma è dotato delle funzionalità standard possedute anche dai rilevatori più costosi. Possiede il pulsante con la doppia funzione test e silenziamento, risponde ai requisiti richiesti dalla normativa EN 14604, l’allarme ha un livello sonoro di 85 decibel e il sensore ha una durata garantita di 10 anni.

Le pecche del dispositivo di Sebson però, dato il costo a dir poco irrisorio, sono il LED luminoso a vista, che lo rende inadatto al montaggio nelle camere da letto, e l’assorbimento di energia decisamente alto, che consuma la batteria da 9 volt nel giro di un anno appena.

 

Pro

Economico: Il prezzo irrisorio lo ha reso molto popolare, anche se occupa solo la quarta posizione a causa dell’elevato consumo della batteria. In ogni caso il rapporto qualità-prezzo è decisamente favorevole, dato che è funzionale come i modelli più costosi.

Sensore: Anche in questo caso, il sensore risponde ai requisiti imposti dalla legge e ha una durata utile garantita di dieci anni. Le sue caratteristiche, inoltre, lo rendono adatto anche per l’installazione esterna.

Batteria inclusa: A differenza di altri modelli, che non la includono nella confezione, l’ulteriore vantaggio dello Smartwares è quello di essere venduto completo di batteria.

 

Contro

Consumo: A differenza di altri modelli che offrono un’autonomia di 5 anni o più, con una batteria da 9 Volt, il Sebson la consuma in un anno soltanto.

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5. X-Sense XS01 Mini Rilevatore di fumo

 

X-Sense è tra le aziende più apprezzate quando si parla di rilevatori di fumo (e infatti la ritroveremo anche più avanti nella nostra classifica). Il modello XS01 Mini, come si può intuire dal nome, ha nelle dimensioni particolarmente compatte uno dei suoi punti di forza, visto che è lungo 78 cm e alto 48 cm, il che lo rende davvero poco visibile ovunque decidiate di installarlo. 

Non fatevi ingannare dalle dimensioni e dal prezzo economico, perché l’apparecchio assolve al meglio ai proprio doveri, grazie alla batteria integrata che ha una durata di 10 anni e al sensore particolarmente reattivo, capace di rilevare sul nascere sia gli incendi a combustione lenta sia veloce e attivare così l’allarme, forte di una sirena con una potenza di 85 dB e di una luce LED a lampeggiamento rapido. La sensibilità è da alcuni considerata eccessiva, tanto che l’allarme è scattato anche mentre cucinavano ma, a nostro modo di vedere, meglio una sensibilità troppo alta piuttosto che bassa… 

Semplice da installare e ancora di più da utilizzare (non dovrete fare praticamente nulla, a parte augurarvi che resti per sempre inutilizzato…), viene venduto in confezione singola ma anche con altre opzioni, fino a un massimo di dodici rilevatori. 

 

Pro 

Prezzo: Un prodotto di qualità sotto ogni punto di vista, venduto a un costo assolutamente alla portata. E acquistando i vari set si riesce a risparmiare ulteriormente.

Semplice: Si installa senza particolari problemi e questa operazione rappresenta il massimo della difficoltà che il prodotto richiede.  

Autonomia: La batteria integrata garantisce una vita di 10 anni, la sirena dell’allarme ha una potenza che non lascia indifferenti.

 

Contro 

Sensibilità: Qualcuno si è lamentato di qualche falso allarme di troppo, per esempio mentre cucinava, però nulla che comprometta il valore del prodotto.

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6. Heiman HS1SA mini rilevatore di fumo fotoelettrico con allarme

 

Il nuovo sistema di allarme antifumo Stand-Alone HS1SA, prodotto dalla ditta cinese Heiman, non solo è certificato secondo i rigidi standard della normativa EN 14604, ma anche secondo gli standard europei RoHS e SGS, e americano FCC; grazie al suo esclusivo design, inoltre, nel 2017 ha ottenuto il prestigioso premio RedDot Award.

Il dispositivo Heiman si basa un sensore fotoelettrico alimentato da una batteria al litio che offre un’autonomia di dieci anni, collegato a sua volta a uno speciale chip ST Microelectronics, il quale integra una tecnologia che permette ottimizzare la sensibilità in maniera automatica, al fine di ridurre al minimo i falsi allarmi negli ambienti dove tendono a formarsi vapori e condense fumose di varia origine, come la cucina e il bagno.

Il rilevatore di fumo Heiman è un dispositivo eccellente sotto tutti gli aspetti, quindi, ma proprio per questo è caratterizzato da un costo superiore alla media.

 

Pro

Estetica: Il suo design è stato apprezzato a livello internazionale e gli è valso il prestigioso RedDot Award nel 2017; la sua estetica, quindi, sarà in grado di soddisfare anche la clientela particolarmente esigente sotto questo aspetto.

Tecnologia d’avanguardia: Il chip ST Microelectronics gli permette di calibrare la sensibilità del fotosensore in maniera autonoma e automatica, in modo da ridurre notevolmente il rischio di falsi allarmi.

Autonomia: Il rilevatore Heiman è alimentato da una batteria CR123A che offre una durata garantita di dieci anni.

 

Contro

Prezzo: Il costo è decisamente superiore alla media degli altri rilevatori, soprattutto quelli venduti in confezioni multiple.

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7. X-Sense SC01 rilevatore di fumo e monossido di carbonio

 

La X-Sense è una ditta specializzata esclusivamente nella produzione di allarmi contro il fumo, il CO2 oppure entrambe le minacce insieme; la particolarità del modello SC01, infatti, è proprio quella di combinare in un solo dispositivo le funzioni di rilevatore di fumo e di monossido di carbonio.

A differenza degli altri dispositivi di allarme esaminati nella nostra guida, lo SC01 è dotato perfino di un display LCD che visualizza in tempo reale il livello di concentrazione dello CO2 e del fumo nell’ambiente in cui viene installato; come lo Heiman esaminato in precedenza, inoltre, anche questo integra un chip ST Microelectronics ad alte prestazioni ed è dotato di un allarme sonoro superiore agli 85 decibel.

Il suo costo però, è elevato, inoltre è un dispositivo completamente built-in; possiede, cioè, una vita utile di dieci anni, trascorsi i quali deve essere sostituito interamente perché la batteria non può essere rimossa.

 

Pro

Dispositivo combinato: Il rilevatore X-Sense SC01 è in grado di misurare i livelli di concentrazione sia del fumo sia del monossido di carbonio, quindi offre una doppia protezione.

Display e LED: Lo schermo LCD retroilluminato visualizza in tempo reale le percentuali di fumo e anidride carbonica nell’aria; il LED integrato a tre colori, inoltre, indica lo stato di funzionamento del dispositivo segnalando eventuali problemi.

Garantito 10 anni: La sua durata operativa è garantita per dieci anni, sia per quanto riguarda la vita utile del sensore sia per l’autonomia della batteria.

 

Contro

Costo: Il prezzo è molto più alto rispetto alla media standard, inoltre la batteria è built-in e non può essere cambiata, quindi dopo dieci anni bisogna sostituire l’intero dispositivo.

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8. Netatmo NSA-IT rilevatore di fumo intelligente garantito 10 anni

 

Netatmo è famosa soprattutto per il cronotermostato intelligente disegnato dall’architetto Philippe Starck, ma questa ditta francese rappresenta un punto di riferimento a livello globale, per quanto riguarda il settore di produzione di dispositivi domotici.

Lo NSA-IT, infatti, è un rilevatore di fumo Wi-Fi con caratteristiche smart, supportato da un’app compatibile con le ultime due versioni dei browser Chrome, Safari, Firefox e Internet Explorer, e con i sistemi iOS e Android. In questo modo, in caso di allarme, è possibile ricevere notifiche in tempo reale sul proprio smartphone anche fuori casa, o in vacanza, dando l’opportunità di allertare tempestivamente i vigili del fuoco.

Il Netatmo è realizzato anche con materiali di alta qualità ed è garantito per 10 anni, a conti fatti potrebbe essere tranquillamente considerato il miglior rilevatore di fumo tra tutti quelli che abbiamo esaminato; purtroppo, però, è penalizzato dal prezzo, che in confronto agli altri risulta quasi stratosferico.

 

Pro

Wi-Fi e App: Il Netatmo è uno dei migliori rilevatori di fumo Wi-Fi attualmente in commercio, realizzato da una ditta leader nel settore della domotica. L’app di supporto permette di ricevere notifiche di allarme ovunque ci si trovi.

Prodotto di qualità: Oltre alla tecnologia utilizzata, anche i materiali di fabbricazione sono di alta qualità; il corpo principale, infatti, è costituito da un monoblocco in plastica ad alta resistenza.

Garantito 10 anni: Il rilevatore di fumo Netatmo è garantito per una vita operativa di dieci anni, senza doversi quindi preoccupare di controllare lo stato della batteria e preoccuparsi della sostituzione.

 

Contro

Prezzo: Anche in questo caso il limite principale è rappresentato dal prezzo, che è doppio perfino rispetto al modello combinato X-Sense esaminato in precedenza.

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Guida per comprare un rilevatore di fumo

 

Scegliere quale rilevatore di fumo comprare non è così semplice come sembra; anche se è possibile trovare degli ottimi prodotti a un costo relativamente economico, infatti, sulla spesa complessiva vanno a incidere altri fattori di cui bisogna necessariamente tenere conto.

I kit sono più convenienti delle unità singole

Per capire come scegliere un buon rilevatore di fumo bisogna partire innanzitutto dal tipo di locali dove sarà installato, e di conseguenza anche dal loro numero. Fatta eccezione per alcuni contesti che richiedono l’installazione di dispositivi speciali, come i rilevatori di fiamma, quelli a ionizzazione o a campionamento, infatti, che si tratti di un’abitazione privata o di un’attività commerciale, questi apparecchi vanno installati singolarmente in ogni stanza o locale.

Escludendo le eccezioni citate in precedenza, quindi, i dispositivi più usati in ambito domestico e commerciale sono i rilevatori di fumo basati sul sensore ottico fotoelettrico, e il loro prezzo unitario può oscillare dagli 8-10 euro circa fino ai 100 euro e oltre, a seconda del modello scelto. 

Se il numero di stanze dove andranno posizionati è elevato, quindi, la spesa complessiva potrebbe rivelarsi abbastanza cospicua; in questo caso i kit comprendenti più di un dispositivo sono economicamente più vantaggiosi rispetto a quelli venduti singolarmente.

 

Valutare il rischio prima di decidere la soluzione

Anche se il kit è più conveniente economicamente parlando, non significa che la scelta di acquistare un singolo dispositivo sia discutibile. In determinate circostanze, infatti, si potrebbe optare per l’installazione in un solo ambiente, considerato quello più a rischio.

Quello che è vivamente sconsigliato, invece, è l’installazione di un singolo rilevatore in un punto centrale della casa, nella speranza che possa servire a monitorare l’intera superficie della stessa. Questo è un errore di valutazione commesso soprattutto da chi abita in case piccole; se in una delle stanze periferiche si crea un principio d’incendio, infatti, prima che il fumo saturi l’aria al punto da raggiungere il rilevatore installato al centro dell’appartamento, il fuoco avrà raggiunto già delle dimensioni incontrollabili. Il problema non si pone, invece, se si sceglie di monitorare soltanto una singola stanza, come per esempio la cucina o quella dove è stata posizionata la caldaia.

In ogni caso, prima di decidere se installare il rilevatore di fumo in una sola stanza oppure in tutte, è bene fare un’attenta valutazione dei possibili rischi; in ambito di sicurezza domestica, infatti, puntare al risparmio potrebbe rivelarsi oltremodo dannoso, soprattutto se in casa sono presenti persone anziani, bambini o animali domestici.

Le diverse tipologie di dispositivo

Una volta deciso se acquistare il kit o i singoli dispositivi, si potrà scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze tenendo conto dei seguenti requisiti: la durata della batteria e le eventuali funzionalità aggiuntive.

La durata standard del sensore di un rilevatore ottico è di dieci anni, quindi una volta trascorso questo periodo il dispositivo va cambiato per forza. Spendendo qualcosa in più è possibile acquistare quelli con la batteria integrata di pari durata, in modo da non dover intervenire in seguito; i modelli più economici, invece, sono alimentati da batterie sostituibili che devono essere regolarmente cambiate. 

La frequenza di sostituzione può essere di un anno, due, tre o cinque a seconda dei casi; dal momento che le batterie hanno un loro costo e che il rilevatore andrà comunque sostituito dopo dieci anni, è importante fare bene i propri calcoli per evitare, nella foga di risparmiare, di incrementare la spesa complessiva nel corso del tempo.

I modelli con funzionalità aggiuntive possono offrire il Wi-Fi, per esempio, oppure integrare altri sensori, come quelli per il monossido di carbonio, ma sono di gran lunga più costosi.

 

 

 

Come funziona il rilevatore di fumo

 

I diversi metodi di rilevamento

I rilevatori di fumo possono essere di diverso tipo a seconda del loro principio di funzionamento. I più diffusi sono quelli ottici, seguiti da quelli a ionizzazione e a campionamento; dal momento che questi dispositivi sono tendenzialmente usati per rilevare principi di incendio, però, esistono anche dei modelli specifici atti a rilevare le fiamme o la temperatura.

La tipologia di rilevatore usato, e quindi il tipo di funzionamento, varia in funzione del contesto in cui il dispositivo delle essere installato. I rilevatori di fiamma, per esempio, sono utilizzati nei luoghi dove sono stoccate o trattate sostanze combustibili altamente infiammabili, dove la produzione di fumo rappresenterebbe un effetto secondario.

I rilevatori a campionamento e a ionizzazione

Queste due categorie di rilevatori di fumo sono altamente specializzate, e vengono impiegate solo in contesti specifici.

Quello a ionizzazione, per esempio, è basato sull’omonimo fenomeno fisico; al suo interno si trovano due elettrodi collocati vicino a una piccola sorgente radioattiva. Quest’ultima ionizza l’aria che circonda gli elettrodi, e quando a questi viene applicata una differenza di potenziale, tra i due scorre una corrente elettrica costante a bassa intensità; l’intensità della corrente cala ulteriormente nel momento in cui il fumo entra in contatto con l’aria ionizzata, poiché questo assorbe le particelle radioattive che consentono il passaggio di corrente.

I rilevatori a campionamento, invece, sono utilizzati quasi esclusivamente negli ambienti dove sono collocate apparecchiature elettroniche, come i centri di elaborazione dati per esempio, oppure i grandi quadri elettrici delle installazioni industriali.

Il loro funzionamento è basato su una ventola che aspira una certa quantità d’aria dall’ambiente sottoposto a controllo; l’aria viene quindi convogliata all’interno del dispositivo, dove sono collocati dei rilevatori di fumo ad alta sensibilità.

 

I rilevatori ottici

I dispositivi di allarme antincendio più diffusi invece, soprattutto in ambito domestico, sono i rilevatori di fumo dotati di sensore ottico fotoelettrico; al loro interno, cioè, si trovano un trasmettitore e un ricevitore di luce separati da un labirinto opaco, che impedisce alla luce di raggiungere il ricevitore.

Dal momento che le particelle di fumo nell’aria funzionano come specchi microscopici, una volta penetrate nel labirinto riflettono la luce e le permettono di raggiungere il ricevitore, chiudendo così il circuito e attivando l’allarme sonoro.

Il fenomeno fisico su cui è basato il funzionamento dei rilevatori ottici è conosciuto come effetto Tyndall, ma la sua dinamica funziona soltanto con i fumi chiari; con il fumo scuro, invece, questo fenomeno è trascurabile e quindi il dispositivo, in questo caso, si dimostra meno efficace.

Nell’ottica dell’uso domestico, però, questo aspetto ha poca importanza in quanto il fumo nero è prodotto solo ed esclusivamente da un tipo di combustibili che raramente si trovano in casa in grandi quantità; tutti gli oggetti e i liquidi solitamente presenti in un’abitazione, invece, in caso di principio di incendio danno origine soltanto a fumi chiari o grigiastri.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quando scatta il rilevatore di fumo?

Il rilevatore di fumo scatta non appena il sensore percepisce la presenza del fumo nell’aria ma ogni dispositivo presenta le sue peculiari caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda i tempi di reazione, che derivano dalla qualità del sensore e dal tipo di tecnologia utilizzata dai circuiti che lo affiancano.

Questo non significa che i modelli più economici siano da scartare a priori, anzi tutt’altro; spesso e volentieri, infatti, un rilevatore di fumo di fascia economica può rivelarsi altrettanto funzionale rispetto a un modello più costoso. L’unica differenza sta nella reattività dello stesso e nel grado di sensibilità; dal momento che il sensore non riesce a distinguere tra il fumo di un incendio, il fumo di cucina, quello di sigaretta o il vapore di condensa della doccia, per esempio, i modelli meno sofisticati dal punto di vista elettronico tendono a scattare più spesso dando così falsi allarmi.

Quanto dura un rilevatore di fumo?

Anche in questo caso la risposta dipende da una serie di fattori diversi: fascia di prezzo, tipo di rilevatore e relativa alimentazione. I modelli di tipo stand-alone, e cioè i dispositivi autonomi non inseriti in sistema di allarme centralizzato, di solito sono alimentati a batteria. Quelle utilizzate possono essere di diverso tipo, e offrire quindi un’autonomia che può variare da uno a dieci anni a seconda dei casi.

Sulla vita operativa del rilevatore incide anche la durata effettiva del sensore ottico; in genere questi sensori sono standard e hanno una durata garantita di dieci anni, ma nei modelli più economici questa vita potrebbe accorciarsi in base all’uso e alle condizioni climatiche a cui viene esposto, in particolar modo la temperatura.

Se si acquista un apparecchio con batteria sostituibile, quindi, allora bisognerà far caso innanzitutto all’autonomia della stessa; nel caso dei modelli con batteria integrata non sostituibile, invece, è bene cambiare l’intero dispositivo non appena sono trascorsi i 10 anni di garanzia del sensore.

 

 

 

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