Gli 8 migliori rilevatori di monossido di carbonio del 2024

Ultimo aggiornamento: 21.11.24

 

Rilevatore di monossido di carbonio – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Se usate una caldaia, stufe o camini, è buona norma avere in casa un rilevatore di monossido di carbonio, un gas inodore che può essere letale in determinate concentrazioni. Tra i prodotti più interessanti abbiamo selezionato Smartwares RM370, economico e facile da installare anche se non esattamente bello da vedere e Sconda EN 50291, molto compatto, facile da nascondere e in grado di avvisare in caso di pericolo grazie a un allarme da 85 decibel.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori rilevatori di monossido di carbonio – Classifica 2024

 

Di seguito potete trovare la nostra classifica dei migliori rilevatori di monossido di carbonio del 2024. Abbiamo deciso di realizzare questa lista per venire incontro ai consumatori che non hanno mai acquistato uno di questi dispositivi e sono quindi, giustamente, indecisi su quale rilevatore di monossido di carbonio comprare. Le nostre recensioni vi illustreranno tutti i dettagli principali, vi invitiamo dunque a leggerle con attenzione.

 

 

1. Smartwares RM370 Sensore monossido di carbonio

 

Al primo posto, tra i rilevatori più venduti, troviamo il modello RM370 di Smartwares. Se dal punto di vista del design potrebbe lasciare un po’ a desiderare, per quanto riguarda l’efficienza è un prodotto estremamente soddisfacente. 

Nella confezione troverete, oltre al prodotto, anche un set di tre pile AA, necessarie per il corretto funzionamento dell’apparecchio e due tasselli di dimensioni piccole per il fissaggio alla parete. Nella parte in alto a sinistra troverete tre LED di colori diversi: verde, giallo e rosso, proprio come se fosse una sorta di semaforo. 

Quando il led verde lampeggia, vuol dire che non vi sono tracce di monossido di carbonio nell’aria; quella gialla, qualora dovesse accendersi, segnala un errore o un guasto, come per esempio un calo di rendimento delle batterie, che vi invita dunque a procedere alla sostituzione; infine, quella rossa, è la luce da tenere sempre sott’occhio, poiché indica pericolo di gas nell’aria.

 

Pro

Semplice: Rispetto ad altri prodotti non ha necessità di alimentazione a muro, pertanto basterà utilizzare pile AA per il suo funzionamento.

Kit: Nella confezione troverete tutto l’occorrente per l’installazione, dai tasselli per il fissaggio alla parete fino alle batterie e al manuale di istruzioni.

Allarme: Non appena rileverà una concentrazione di monossido di carbonio superiore alla soglia minima, emetterà un suono chiaramente udibile da 85 decibel.

 

Contro

Design: L’aspetto non è dei migliori e non può essere considerato un apparecchio minimal o al passo coi tempi.

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2. Sconda EN 50291 Rilevatore monossido di carbonio con display LCD

 

A seguire abbiamo invece un rilevatore estremamente compatto, proposto dalla compagnia Sconda e dotato di certificazione EN 50291: 2010, necessaria per assicurarsi che il prodotto sia in linea con gli standard imposti dalla Comunità Europea. La parte frontale è costituita da un display LCD sul quale si può immediatamente vedere la concentrazione di CO, ovvero monossido di carbonio, espressa in PPM e lo stato della batteria per capire quando è arrivato il momento di sostituirla. 

Inoltre, come da consuetudine, vi sono tre LED luminosi: rosso per segnalare allarme, giallo per guasti e verde per il corretto funzionamento del sensore. Nella zona sinistra, invece, troverete due pulsanti, il “Test”, per controllare che il circuito di allarme funzioni ed emetta il suono da 85 decibel, e quello “Menu”, dove troverete strumenti di autodiagnosi per rilevare guasti interni.

Uno degli elementi che non convince a pieno, però, è che il livello di PPM a cui far suonare l’allarme non può essere impostato dagli utenti ma è già tarato di default nel circuito.

 

Pro

CE: Secondo la Comunità Europea, i dispositivi di questa tipologia devono possedere un’apposita certificazione, ovvero EN 50291 del 2010, presente nel caso del prodotto Sconda.

Compatto: Le dimensioni sono contenute, per una semplice installazione nei pressi di potenziali perdite di CO grazie anche ai due tasselli inclusi nella confezione.

Costo: Il prezzo, pur non essendo il più basso in assoluto, è comunque convincente e potrete acquistare il rilevatore senza spendere cifre considerevoli.

 

Contro

Valore PPM: Non può essere impostato manualmente, pertanto bisogna fidarsi della macchina e della sua capacità di rilevare in tempo la perdita. Un elemento che non ha convinto tutti i consumatori.

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3. Honeywell XC100D Rilevatore monossido di carbonio

 

Tra le offerte che abbiamo analizzato, troviamo anche un rilevatore di Honeywell, il modello XC100D alimentato a batteria. Secondo i pareri degli acquirenti si tratta di un dispositivo leggero e compatto, molto semplice da installare in qualsiasi zona e con un design “total white” che permette di nasconderlo alla vista per non rovinare l’estetica del proprio appartamento. 

Nella parte inferiore è presente un display LCD che appare, in caso di funzionamento normale, completamente vuoto. Qualora dovessero esservi concentrazioni superiori alla norma, inizieranno ad apparire dei numeri e, se il valore dovesse salire oltre la soglia minima, il prodotto inizierà subito a suonare emettendo un allarme penetrante superiore a 90 decibel che vi costringerà a evacuare la zona.

L’unico difetto riscontrato è l’assenza di un manuale di istruzioni in italiano, pertanto dovrete affidarvi a quello in inglese, fattore che potrebbe dare qualche problema a chi non mastica tanto la lingua.

 

Pro

Efficiente: Le rilevazioni del prodotto sono estremamente precise, non dovrete dunque chiedervi se è il caso di evacuare o meno quando il dispositivo inizia a suonare.

Design: L’aspetto esteriore è molto gradevole, non troviamo dunque LED di mille colori ma una colorazione bianca, sobria ed elegante, con display LCD per i casi di emergenza.

Allarme: Il suono, secondo quanto riferito dagli utenti, è penetrante e chiaramente udibile in qualsiasi zona della casa vi troviate, in grado di svegliarvi anche dal sonno più profondo.

 

Contro

Istruzioni: Quelle presenti nella confezione sono solo in inglese e potrebbero rivelarsi poco intuitive, soprattutto per quanto riguarda la procedura del cambio della batteria.

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4. Upstartech rilevatore monossido di carbonio display LCD

 

Quello di Upstartech è il rilevatore più economico della nostra lista, ideale dunque per tutti gli utenti che non vogliono spendere cifre superiori alle poche decine di euro. Il dispositivo è disponibile in due colorazioni diverse: bianco e nero, permettendo quindi di nasconderlo meglio in casa in base all’arredamento.

Si rivela un prodotto minimal dal momento che presenta un display, per la visualizzazione costante della concentrazione di monossido di carbonio, e un solo pulsante, sul quale è presente la dicitura “Test”. Premendolo, potrete verificare in qualsiasi momento che l’apparecchio sia in funzione e non vi siano guasti. 

Come la maggior parte degli apparecchi della nostra classifica, è alimentato da tre batterie di tipo AAA, in questo caso però non incluse nella confezione. Il nostro consiglio è quello di optare per batterie ricaricabili, in modo da abbattere il costo di mantenimento del rilevatore. L’allarme emesso è standard, ovvero da 85 decibel, chiaramente udibile qualora ci si trovi in casa.

 

Pro

Prezzi bassi: Se siete alla ricerca di un prodotto economico, non ne troverete uno con un prezzo più contenuto di quello proposto da Upstartech.

Semplice: L’utilizzo è estremamente intuitivo, basta inserire le pile e sul display LCD vedrete immediatamente la concentrazione di monossido di carbonio nell’area che, superata la soglia minima, farà scattare l’allarme sonoro.

Colori: Disponibile sia nella colorazione nera sia in quella bianca, per far fronte alle diverse esigenze di design degli utenti.

 

Contro

Impostazioni: Trattandosi di un prodotto estremamente basilare, non sono presenti impostazioni regolabili. Un difetto per gli utenti che vogliono qualcosa di estremamente preciso.

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5. X-Sense SC01 EN 14604/EN 50291 rilevatore fotoelettrico 

 

Se effettuiamo una comparazione tra il prodotto X-Sense e quelli analizzati precedentemente notiamo subito una differenza: la possibilità di rilevare non solo monossido di carbonio ma anche fumi potenzialmente pericolosi. Per fornire questa doppia protezione si avvale di due sensori fotoelettrici ed elettrochimici che funzionano indipendentemente. 

Inoltre, non è necessario ricordarsi di sostituire le batterie poiché quella interna è al litio con una durata garantita di 10 anni. Il design è molto minimal e l’apparecchio appare di colore completamente bianco, con un display LCD che indica la concentrazione di monossido di carbonio nell’aria, lo stato della batteria e situazioni di allarme. 

Per esempio, qualora la concentrazione di CO nell’aria dovesse mantenersi tra 30 e 999 ppm, lo schermo si illuminerà di blu e il LED lampeggerà di rosso, emettendo quattro segnali acustici ogni sei secondi circa per i primi quattro minuti. Nella confezione sono inclusi tutti gli strumenti necessari per il fissaggio, tra cui una staffa, viti, tasselli e adesivi di sicurezza.

 

Pro

Efficiente: Grazie alla capacità di rilevare sia concentrazioni di monossido di carbonio, sia fumi di varia natura, il prodotto è particolarmente utile in diverse situazioni di emergenza.

Installazione: Non dovrete acquistare altri strumenti poiché tutto ciò che è necessario per il montaggio è presente all’interno della confezione.

Durata: Alcuni dispositivi necessitano di batterie AA o AAA per funzionare, nel caso invece del prodotto X-Sense, alimentato da una batteria al litio, non dovrete preoccuparvi della sostituzione.

 

Contro

Posizionamento: Secondo i pareri espressi dai consumatori, non basta un solo apparecchio per un intero appartamento e sarebbe il caso di installarne più d’uno in vari ambienti a rischio.

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6. Sebson rilevatore di gas e temperatura con display

 

A seguire troviamo un apparecchio molto basilare, dal costo contenuto e adatto a tutti gli utenti che non vogliono dispositivi troppo complicati. Il rilevatore Sebson ha un design classico, con display LCD che indica la temperatura e lo stato di carica delle batterie, mentre in alto a sinistra sono presenti i LED a semaforo che contraddistinguono la maggior parte dei rilevatori CO: verde per il corretto funzionamento, giallo per problemi di natura elettrica, rosso per le situazioni d’emergenza in cui è necessario evacuare.

Prima di installare il prodotto a parete, con relativi tasselli inclusi nella confezione, è importante effettuare un test del funzionamento per essere sicuri che tutto sia in regola. Per fare ciò vi basterà premere il pulsante in basso a destra, tramite il quale potrete anche accedere, volendo, al menu delle impostazioni.

Per scoprire dove acquistare il prodotto Sebson non dovete far altro che cliccare sul link sottostante, verrete così riportati alla pagina del venditore per decidere se il prezzo rientra nel vostro budget.

 

Pro

Essenziale: Chi ha bisogno di rilevare semplicemente il livello di CO nell’aria, può optare per questo dispositivo che non presenta fronzoli o funzioni aggiuntive.

Allarme: Qualora vi sia una concentrazione elevata di CO, la sirena emette un forte suono da 85 decibel, chiaramente udibile da qualsiasi zona del proprio appartamento

Montaggio: Il prodotto è provvisto di batterie da 1,5 V, necessarie per il funzionamento e due viti con relativi tasselli di fissaggio per installazione a muro.

 

Contro

Design: Non appare particolarmente intrigante, se state cercando un dispositivo elegante e dalle linee essenziali potrebbe non essere adatto alle vostre esigenze.

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7. Heiman Carbon Monoxide Alarm EN 50291

 

Continuando la nostra carrellata di prodotti, troviamo un altro dispositivo con certificazione di standard imposto dalla Comunità Europea, ovvero EN 50291. Il sensore proposto da Heiman ha un design circolare e si avvale di un rilevatore elettrochimico per il suo funzionamento, dotato inoltre dell’immancabile display LCD che mostra costantemente il livello di CO nell’ambiente. 

La sirena d’allarme emette suoni prolungati da 85 decibel qualora il valore di monossido di carbonio dovesse rientrare tra 30 e 999 ppm, altamente pericolosi e con effetti letali. Per una facile lettura vi sono i tre LED colorati: verde, giallo e rosso. 

Potrete così immediatamente identificare se il prodotto è in funzione, se è presente qualche problema relativo alla componentistica interna o se c’è una situazione d’emergenza in corso. Per quanto concerne la batteria interna, invece, è una AA 1,5 V, garantita per una durata di circa cinque anni, superati i quali sarà necessario sostituire l’apparecchio.

 

Pro

Installazione: Fissarlo alla parete è molto semplice grazie a viti e tasselli presenti nel kit di montaggio, non dovrete quindi richiedere alcun intervento di specialisti del settore.

Lettura chiara: Il display LCD, accompagnato dai LED semaforici, permette di avere sempre sotto controllo la situazione, un dettaglio in grado di salvarvi la vita in caso d’emergenza.

Autonomia: La batteria interna ha un funzionamento garantito per cinque anni, superati i quali è necessario sostituire il rilevatore con uno nuovo.

 

Contro

Prezzo: Non è un dispositivo che potremmo definire propriamente economico, soprattutto a paragone con altre offerte.

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8. Intey rilevatore monossido di carbonio ad alta sensibilità

 

L’ultima opzione che vogliamo in questa sede è il rilevatore di Intey, dal design circolare molto interessante a due colori, bianco e nero, che potrebbe essere facilmente essere confuso con uno dei moderni speaker bluetooth tanto popolari. 

L’installazione a parete è quella preferita dai consumatori, generalmente nei pressi di luoghi in cui è presente un fenomeno di combustione, come in cucina, in garage o in presenza di un camino. La batteria interna è al litio e, rispetto a tanti altri dispositivi, può essere ricaricata grazie alla porta USB presente nella parte inferiore. 

La durata a piena carica è di circa sei mesi, periodo oltre il quale dovrete procedere a un ciclo di ricarica. In alternativa, qualora vi sia impossibile effettuare la procedura, potrete optare per l’uso di comuni batterie, la cui durata è di un anno circa. Il costo è contenuto e gode di certificazioni europee, rientrando nella normativa EN 50291, essenziale per la vendita all’interno della comunità.

 

Pro

Ricaricabile: Oltre alla possibilità di usare le comuni batterie, il dispositivo permette anche il funzionamento tramite ricarica USB, usufruendo della batteria al litio interna.

Prezzo: Il costo, pur non essendo il più basso in assoluto, è comunque sufficientemente contenuto per far fronte alle esigenze di utenti con un basso budget.

Design: Molto minimal e curato, adatto a chi non ha la possibilità di nascondere il rilevatore e vuole quindi che si integri bene con il resto dell’appartamento.

 

Contro

Istruzioni: Sebbene siano in italiano, alcuni utenti hanno riscontrato delle difficoltà nella comprensione di quanto scritto, segno di una cattiva traduzione.

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Guida per comprare un rilevatore di monossido di carbonio

 

Questi apparecchi potrebbero sembrare apparentemente inutili, in realtà però, chi conosce la pericolosità del monossido di carbonio, sa bene che potrebbero potenzialmente salvarvi la vita. Ma cos’è il monossido di carbonio e perché è una minaccia per gli esseri viventi?

Chiamato anche con la sua formula chimica, CO, questo gas ha delle proprietà che lo rendono ancor più minaccioso, è infatti incolore, inodore e insapore, un vero e proprio killer silenzioso. Si sviluppa in seguito al fenomeno di combustione, precisamente quando l’ossigeno che è presente nell’aria non basta a trasformare il carbonio in CO2, ovvero anidride carbonica. 

Questa evenienza, sebbene in natura sia legata a fenomeni esplosivi come eruzioni vulcaniche, può presentarsi nella vita di tutti i giorni nelle nostre case. Gli ambienti chiusi in cui vi siano fiamme, prodotte da fornelli, stufe, camini o caldaie, sono luoghi in cui il monossido di carbonio può svilupparsi senza che gli utenti se ne rendano conto.

Se volete assicurarvi di non dover fronteggiare un’emergenza da CO, è dunque fondamentale capire come scegliere un buon rilevatore di monossido di carbonio per effettuare un acquisto consapevole. Seguendo i nostri consigli riuscirete a selezionare quello più adatto alle vostre esigenze.

Installazione

Il primo fattore da prendere in considerazione è la semplicità di montaggio, in modo da non dover richiedere l’intervento di un tecnico specializzato. Fortunatamente la maggior parte dei dispositivi in vendita sul mercato è dotata di kit di installazione che comprendono non solo un esaustivo manuale di istruzioni ma anche viti, batterie e tutto l’occorrente per mettere in funzione l’apparecchio in modo del tutto autonomo. Considerate però la possibilità di posizionarlo a parete o sul soffitto, in base alle vostre preferenze.

 

Design

L’aspetto, quando si parla della propria sicurezza, dovrebbe essere l’ultima preoccupazione. Tuttavia sappiamo che anche l’occhio vuole la sua parte e alcuni utenti preferirebbero acquistare un apparecchio dall’aspetto moderno piuttosto che un dispositivo di dubbio gusto. 

Nella nostra classifica, che potete trovare più in alto, è possibile trovare una vasta gamma di rilevatori di monossido di carbonio, da quelli più spartani ed economici, fino a quelli che potrebbero adattarsi meglio in un appartamento ben arredato, ma leggermente più costosi. 

Non disperate, però, poiché esistono anche delle opzioni che fungono da punto d’incontro e garantiscono un costo contenuto senza però apparire come se fossero stati prodotti alla fine degli anni ’80.

 

Autonomia

Generalmente, sono tutti prodotti che funzionano grazie a batterie di tipo AA o AAA. Per garantirne l’efficienza, dunque, dovrete sostituirle a intervalli regolari. Talvolta, però, potrete fare affidamento anche su rilevatori che hanno una batteria al litio all’interno. Questa non è sempre ricaricabile e ha una durata fissa, generalmente di circa cinque anni, superati i quali il prodotto va sostituito in toto. 

Se volete scongiurare questa eventualità, ma non volete nemmeno spendere soldi continuamente per l’acquisto di batterie, allora potreste valutare i rilevatori con porta USB, in grado di ricaricarsi tramite apposito cavo.

Semplicità di lettura

Sono da preferire, quando possibile, i rilevatori dotati di schermo LCD con il valore di monossido di carbonio sempre ben visibile. In questo modo potrete avere sempre sott’occhio la concentrazione, solitamente indicata in ppm. Questi apparecchi emettono un avviso sonoro quando il valore supera una certa soglia (generalmente compresa tra 30 e 999 ppm), rendendo immediatamente noto ai presenti che è il caso di evacuare o fare in modo che entri più ossigeno all’interno della stanza. 

Il valore impostato dalle singole aziende produttrici è variabile, con soglie differenti. Se siete particolarmente apprensivi e volete impostare autonomamente la concentrazione minima di CO per l’attivazione dell’allarme, dovrete acquistare un prodotto un po’ più costoso della media e leggermente più complicato da utilizzare.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quanto costa un rilevatore di monossido di carbonio?

Uno dei fattori che preoccupa sempre di più i consumatori quando c’è bisogno di acquistare un dispositivo di sicurezza è sempre il costo. Più precisi e più all’avanguardia sono e più il prezzo è elevato, pertanto è lecito chiedersi quanto si sarà costretti a spendere.

In realtà, quando parliamo dei rilevatori di monossido di carbonio, non c’è da temere costi esorbitanti poiché i dispositivi più economici non superano le poche decine d’euro mentre quelli più professionali possono arrivare intorno al centinaio. Ce n’è dunque per tutti i gusti e le esigenze e potrete avere più dettagli in merito leggendo le nostre recensioni, che trovate in alto, dove analizziamo anche il fattore “prezzo”.

 

Quali gas è in grado di rilevare?

Tali dispositivi riescono a registrare i livelli di monossido di carbonio nell’aria, un gas inodore e incolore che può essere letale, portando alla morte senza darvi la possibilità di agire in tempo. Tuttavia, se pensate che tale gas sia l’unico a creare problemi, vi sbagliate. Basti pensare al metano, che spesso alimenta i fornelli della cucina e che, sebbene sia molto più facile da identificare poiché ha un odore caratteristico, risulta egualmente pericoloso. 

Altro gas sottovalutato è il radon, un composto radioattivo i cui effetti dannosi per l’organismo si possono sentire anche a distanza di anni, quando ormai l’esposizione ha raggiunto livelli nocivi. Questo si trova in natura nel sottosuolo e quindi a esserne affetti sono principalmente appartamenti al pianterreno o taverne e scantinati.

Se per i primi due gas esistono rilevatori unici in grado di controllare l’esposizione sia al monossido di carbonio sia al metano, per quanto riguarda il radon è necessario acquistare un apparecchio separato, solitamente dal costo di svariate centinaia di euro.

 

Dove posizionare il rilevatore di monossido di carbonio?

Dopo aver acquistato il vostro dispositivo, scegliendo magari tra quelli venduti online, vi ritroverete a dover selezionare il luogo migliore per l’installazione. Naturalmente, è importante posizionarne uno nei pressi di ogni potenziale fuga, ricordando quindi che stufe, camini, scaldabagni, caldaie e qualsiasi altro dispositivo che prevede un processo di combustione, può generare monossido di carbonio.

Vanno evitati luoghi come finestre e porte, zone dalle quali il gas può fuoriuscire facilmente falsando la lettura dei dispositivi, soprattutto quelli meno precisi. Qualora vogliate essere estremamente sicuri che in casa non vi siano accumuli di CO, potrete decidere di posizionarne uno anche in luoghi cruciali come la stanza da letto. 

Nel caso uno dei rilevatori non dovesse funzionare per un qualsiasi motivo, come per esempio batterie scariche che avete dimenticato di sostituire o malfunzionamenti del circuito interno, sarete sicuri di averne uno di riserva e non andrete a dormire rischiando di non svegliarvi più.

 

 

 

Come usare un rilevatore di monossido di carbonio

 

Dopo esservi procurati il miglior rilevatore di monossido di carbonio in vendita sul mercato, dovrete metterlo in funzione e assicurarvi che sia attivo e in grado di rilevare le concentrazioni di CO nell’aria. Vediamo dunque insieme tutti i passaggi essenziali per dormire sonni tranquilli senza il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio.

Installazione

Il primo passo è quello di decidere dove posizionare il rilevatore. La risposta breve a questa domanda è nei pressi di una fonte di combustione, trattandosi infatti di un gas che si sviluppa in assenza di ossigeno, che ricordiamo è necessario per alimentare le fiamme, la scelta più ovvia è la cucina, tuttavia non vanno sottovalutati salotti dove utilizzate stufe o camini. 

Più vicino a queste fonti è il rilevatore e più facilmente e velocemente verrete avvisati dell’eventuale rilascio di monossido di carbonio nell’aria. Evitate dunque di installarlo troppo lontano o addirittura nei pressi di porte e finestre, dal momento che il passaggio di aria può falsare le letture del dispositivo.

Scelto attentamente il luogo, bisogna fissare l’apparecchio alla parete. Nella maggior parte delle confezioni è presente un kit completo, con viti a espansione o adesivi, per fissare al meglio il dispositivo. 

Nel caso delle viti a espansione avrete bisogno di un trapano per praticare i fori nel muro, altrimenti la scelta più comoda è quella di posizionarlo con dell’adesivo per pareti che, qualora non sia presente, potrete acquistare a basso costo in qualsiasi ferramenta.

 

Alimentazione

I rilevatori di monossido di carbonio dispongono di un vano batterie, nel quale potrete inserire delle pile AA o AAA. L’unico impegno è quello di ricordare di doverle sostituire almeno un paio di volte all’anno, in alcuni casi anche tre qualora abbiate acquistato un dispositivo particolarmente energivoro. 

Dimenticarsi di sostituire le batterie, però, non è un’evenienza così rara, per questo motivo alcuni utenti preferiscono optare per dispositivi con batteria al litio interna che hanno una durata variabile che si aggira intorno ai cinque anni, superati i quali bisogna sostituire l’apparecchio in toto. 

Tuttavia, una volta installata questa tipologia, non avrete più bisogno di provvedere alla manutenzione fino alla data di scadenza. In alcuni casi esistono anche rilevatori con slot USB, per effettuare una ricarica del dispositivo tramite cavo apposito.

Funzionamento

Una volta attivato, non dovrete far altro che controllare di tanto in tanto il display LCD del rilevatore che vi segnalerà la quantità di CO nell’aria in ppm. I valori devono essere letti con attenzione poiché non sempre l’allarme sonoro scatta a soglie basse e molto dipende dalla tolleranza impostata dai produttori. 

Pensate che con una concentrazione di 400 ppm si hanno forti mal di testa nel giro di una o due ore, con conseguenze potenzialmente letali dopo tre. Con una concentrazione pari a 1.600 ppm, si inizia ad avvertire nausea e sopraggiunge la morte dopo un’ora, fino ad arrivare a valori superiori a 12.000 ppm dove si muore in circa un minuto.

Fate sempre attenzione dunque ai LED semaforici che trovate sul dispositivo e, qualora fosse attivo quello rosso, anche se non è scattato l’allarme sonoro, evacuate la stanza o fate in modo che entri più ossigeno.

 

 

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