Guida all’installazione e all’uso dei dispositivi luminosi di sicurezza che potete installare nel vostro appartamento al fine di evitare incidenti durante emergenze come black-out improvvisi.
Le lampade di emergenza sono sistemi luminosi che possono rivelarsi utili qualora si presentino determinate condizioni che ne decretano l’attivazione. I black-out, che possono verificarsi sia a livello locale sia su scala più ampia, rappresentano la classica emergenza durante la quale le lampade in questione si dimostrano essenziali.
Immaginate di svolgere le vostre attività quotidiane dopo una giornata lavorativa e all’improvviso le luci si spengono, lasciandovi al buio senza la possibilità di continuare una semplice operazione come cucinare un pasto o persino fare una doccia. Grazie alle lampade di emergenza, installate negli appositi ambienti, potrete portare a termine queste operazioni in modo veloce e prendere provvedimenti qualora la corrente elettrica sia venuta a mancare per una vostra disattenzione, superando per esempio la fornitura massima elettrica per il vostro appartamento, o attendere che tutto venga ripristinato direttamente dalla fonte qualora vi siano stati problemi più importanti.
Le lampade di emergenza non sono una vera e propria novità anche se recentemente sono stati introdotti i modelli a LED piuttosto che quelli più tradizionali a incandescenza, rivelandosi efficienti e in grado di creare una luce intensa.
Come fanno a funzionare, però, se si accendono quando manca l’energia elettrica? Il loro funzionamento è in realtà molto semplice: sono collegate all’energia elettrica e in questo stato non fanno altro che sfruttare l’energia per ricaricare una batteria tampone interna. Quando l’energia viene a mancare, la batteria si attiva, dando l’energia accumulata al LED che si illumina. La durata, dunque, è limitata e sarà vincolata alla capacità della batteria stessa.
Non tutte le lampade però sfruttano tale sistema, alcune infatti funzionano con pile di diversa tipologia, ricaricabili e non. Questi modelli sono solitamente quelli più economici, adatti a chi non ha un budget elevato e non sente la necessità di avere dei sistemi potenti per far fronte a un black-out.
Tipologie di lampade
Oltre a una distinzione in base all’alimentazione delle lampade, bisogna anche suddividerle in base al tipo di installazione. Ne esistono quattro tipologie principali: a parete, a incasso, da presa e portatili.
Le lampade di emergenza a parete, proprio come suggerisce il nome, sono installate sui muri di casa, fissate solitamente nei pressi di porte in modo da renderle immediatamente visibili in caso vi sia la necessità di abbandonare l’appartamento il più velocemente possibile. Hanno una batteria interna che si ricarica automaticamente e non ha bisogno di una grande manutenzione.
Quelle a incasso non differiscono molto dalle lampade a parete se non per l’installazione che viene effettuata in un alloggio per interruttori. Quando si acquistano tali prodotti bisogna verificarne la compatibilità con gli scompartimenti che avete a disposizione in casa, indicati con numeri come 503 e 506.
Quelle da presa con la spina di corrente sono invece delle lampade più piccole, non collegate direttamente ai cavi elettrici ma alle classiche prese casalinghe. Svolgono un ruolo marginale e possono essere usate anche come luci di cortesia. Per esempio, se sapete che di notte vi recate spesso in bagno e non volete accendere le luci in casa per non dar fastidio al resto della famiglia, potrete decidere di attivarla magari in corridoio o nei pressi della porta del bagno.
Infine, l’ultima tipologia è quella delle lampade di emergenza portatili. Queste hanno per forza di cose un’intensità minore rispetto alle altre citate precedentemente ma svolgono un ruolo molto importante. Solitamente sono dotate di una spina per presa di corrente che funge da base di ricarica mentre la lampada vera e propria ha la forma di una torcia che va inserita all’interno.
Quando si presenta un black-out potrete quindi utilizzarla per recarvi di stanza in stanza senza inciampare in oggetti e rischiare di cadere. Questo modello si rivela un’ottima lampada di emergenza anche in campeggio, basta ricordare che queste versioni devono necessariamente funzionare tramite pile, ricaricabili o usa e getta, pertanto è bene portarne con sé una scorta per scongiurare il rischio di restare al buio.
Installazione
Per i modelli a parete e a incasso è necessaria un po’ di dimestichezza con cavi e trapano. Dopo esservi procurati la vostra lampada di emergenza dovrete individuare in casa la cassetta di derivazione dell’impianto elettrico. In questo modo non sarete costretti a recuperare i cavi dalle canaline, operazione che richiederebbe l’intervento di un tecnico specializzato.
Smontate dunque il dispositivo estraendo la lampada LED. Assicuratevi di aver staccato la corrente elettrica e segnate fase e neutro nella cassetta di derivazione. A questo punto collegate i due cavi alla plafoniera della lampada per garantire l’alimentazione.
Questo passaggio deve essere eseguito con cautela per evitare qualsiasi incidente quando darete di nuovo energia elettrica all’appartamento. Una volta collegati i cavi potete fissare la plafoniera alla parete, inserite la lampada precedentemente rimossa e richiudete il tutto, posizionando l’interruttore interno su ON.
Così facendo il LED dovrebbe accendersi, poiché la corrente elettrica viene percepita come scollegata, proprio come se fosse in atto una situazione di emergenza. Se tutto è stato collegato bene, quando collegherete la corrente elettrica la lampada si spegnerà automaticamente, attivando la ricarica automatica della batteria interna.
Manutenzione
In alcuni casi, anche le batterie delle lampade di emergenza a parete potrebbero deteriorarsi con il tempo. Ricordate quindi sempre di effettuare dei test a cadenza bimestrale per scoprire se le lampade funzionano ancora come dovrebbero. In caso contrario potrete acquistare delle batterie di riserva online, avendo cura di scegliere modelli compatibili con la vostra lampada di emergenza.
DEJA UN COMENTARIO
2 COMENTARIOS
January 24, 2022 at 2:55 pm
Ho acquistato una lampada di emergenza portatile. La prima volta per metterla in ricarica (munita di spina classica) come posso
utilizzarla? Qualcuno potrebbe darmi qualche spiegazione? Grazie
Répondre
January 27, 2022 at 10:31 am
Salve Stefano,
la lampada di emergenza portatile puoi metterla tranquillamente in una stanza dell’appartamento, tenendola sempre collegata alla presa di corrente, oppure puoi caricarla, staccarla dalla presa e spegnerla, in modo da poterla trasportare in auto o in altri posti, a seconda delle tue esigenze.
Saluti
Team F
Répondre