Giubbotto catarifrangente e norme stradali 

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Quando ci si trova per strada, è obbligatorio portare con sé un gilet ad alta visibilità? Quali sono le norme in merito? Leggete il nostro articolo per saperne di più.

 

Tutti i consumatori avranno sicuramente visto almeno una volta in vita propria un giubbotto catarifrangente. Parliamo di quegli indumenti, solitamente indossabili al di sopra dei vestiti classici, che possano essere visti anche a grandi distanze. Sono solitamente forniti in dotazione a tutti i lavoratori che svolgono qualche tipo di operazione nei pressi di strade trafficate, aeroporti, ma anche forze dell’ordine, dipendenti che lavorano in cantieri e così via.

Per quanto riguarda invece i singoli utenti, esistono delle norme che ne disciplinino l’utilizzo? Si tratta di uno strumento opzionale o è possibile anche essere multati se non ne avete sempre uno con voi? Per chiarire questo e altri dubbi abbiamo deciso di scrivere il seguente articolo.

 

Normative

Secondo la legge italiana, il giubbotto catarifrangente, chiamato anche gilet ad alta visibilità e con una gamma di nomi differenti che indicano però sempre lo stesso prodotto, è obbligatorio dal 2004, anno in cui è stato stabilito dal Ministero dei Trasporti che qualora ci si trova in situazioni in cui la visibilità non è delle migliori – come per esempio banchi di nebbia, neve fitta, pioggia, strade poco illuminate – si può scendere dall’auto solo con uno di questi indumenti.

Se ci pensate, il motivo è molto semplice: qualora vi ritroviate con l’auto in panne e abbiate bisogno di dare una controllata al motore o altre componenti meccaniche, o anche solo scendere dall’auto per chiedere aiuto a qualche passante, rischiate di essere investiti a causa delle condizioni metereologiche che non favoriscono una visuale ottimale per gli altri automobilisti o motociclisti.

Molto importante, quindi, è avere a disposizione tale giubbotto nel proprio veicolo, magari al di sotto del sedile piuttosto che nel bagagliaio come in molti fanno, eviterete così una manovra pericolosa mentre cercate di recuperarlo dalla zona posteriore.

Non solo automobilisti

Anche se il Codice della Strada sottolinea all’articolo 162 comma 1 che il giubbotto deve essere usato da tutti i conducenti di veicoli a esclusione dei velocipedi e motocicli, in realtà esistono delle norme da rispettare anche per questi ultimi. Sempre secondo il Codice della Strada, precisamente l’articolo 182 comma 9 bis: “il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie, hanno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4-ter dell’articolo 162”. 

La legge dunque parla chiaro e qualora vi troviate fuori casa per una pedalata durante gli orari incriminati, senza alcun giubbotto catarifrangente, potreste essere sanzionati poiché rappresentate non solo un pericolo per voi stessi, ma anche per gli altri utenti che si trovano sulla stessa strada e potrebbero non notare la vostra presenza.

 

Che gilet scegliere

Per rispettare le normative bisogna assicurarsi di acquistare un giubbotto catarifrangente che rientri negli standard stabiliti dal decreto ministeriale. Attenzione dunque ad acquistare solo prodotti che riportino il marchio CE, riferito alla Comunità Europea, e la voce EN 471. Va sottolineato però che tali normative vengono spesso aggiornate a cadenza quinquennale, e la stessa norma EN 471 esiste già dal 1994 ma è stata rivista nel tempo per aggiornarla a nuovi standard.

Per quanto riguarda i colori, anche se il miglior gilet alta visibilità è sempre quello classico giallo, non c’è una regola specifica. Potrete quindi sceglierne di rossi, arancioni, bianchi, verdi e così via a patto che tutti abbiano strisce riflettenti in quantità e dimensioni pari a quanto stabilito dalle norme vigenti. 

Assolutamente sconsigliati, come è facile immaginare, i gilet neri che, sebbene possano presentare delle bande riflettenti, non sono assolutamente consoni e non permettono una immediata identificazione del pericolo da parte di terzi.

 

Bretelle catarifrangenti

Chi va spesso in bici saprà che indossare un gilet ad alta visibilità durante il periodo estivo può essere una vera e propria tortura. Cosa fare allora per rispettare le regole senza però soffrire più del dovuto? Sul mercato è possibile trovare dei prodotti alternativi, appositamente creati per queste situazioni, ovvero le bretelle catarifrangenti. 

Si tratta di prodotti dalle dimensioni contenute ma compatibili con quanto stabilito dalla legge poiché presentano una zona fluorescente e le classiche bande riflettenti, che permettono comunque di essere pienamente visibili anche nelle prime ore del mattino o durante il tramonto. Vi invitiamo dunque a tenere presente questa opzione comoda ed economica qualora non riusciate a indossare un pesante giubbotto a lungo durante i vostri allenamenti.

Durante i freddi inverni, invece, consigliamo di optare per gilet imbottiti che abbiano anche delle caratteristiche termiche, costruiti con materiali antipioggia e antivento. Sia che vi spostiate per lavoro sia che lo facciate per piacere, ricordate di applicare sempre il buon senso durante i vostri viaggi, evitando di divenire uno dei tanti pericoli ambulanti.

Infine, sottolineiamo che per ridurre i rischi mentre siete in bici bisogna seguire anche altre piccole norme, come l’aggiunta di un faro anteriore e uno posteriore, così come i catarifrangenti sui pedali e sulle ruote.

Quali sono i rischi?

Oltre naturalmente a quello di perdere la vita in un incidente tranquillamente evitabile, qualora doveste essere beccati in piena trasgressione delle regole da parte delle autorità preposte ai controlli, potreste essere multati con un importo variabile che va da un minimo di 40 euro circa a oltre 150. Inoltre, verrete penalizzati anche con la rimozione di due punti dalla patente, come sempre raddoppiati qualora si tratti di neopatentati.  

 

 

 

DEJA UN COMENTARIO

0 COMENTARIOS